giovedì 26 luglio 2018

Passione per gli uomini e per la propria azienda - un tentativo di ricordo di Sergio Marchione

Lipsia. Sono ben cosciente che gli avvenimenti in Grecia o i morti nel Mediterraneo, da un certo punto di vista, sono molto più tragici. La malattia terribile e la morte di Sergio Marchionne hanno però, in queste ultime ore, preso possesso del mio cuore. Come dice Federico Picchetto, missionario della Misericordia, tutti gli avvenimenti dovrebbero toccare la nostra umanità ed essere approfonditi come tali, mentre spesso sono solo oggetto di una curiosità superficiale. Ora tento di riflettere su questo uomo che ha saputo per esempio incarnare tanti ideali che riempiono il cuore di mio figlio Ferdinand. 

Quando avevo letto il "Cavallo Rosso" era stato molto impressionato dalla filosofia dell'imprenditore e dal rispetto per gli imprenditori che si possono leggere nel grande romanzo di Eugenio Corti. Sergio Marchionne ha studiato filosofica come me, ma mentre essa è stata per lui il trampolino di lancio per diventare imprenditore (dopo aver preso altre due lauree in legge ed economia), per me essa è rimasta il mio lavoro. A parte mia moglie e i miei figli e qualche amico è l'unica cosa cui sono rimasto fedele. Con quattordici anni Marchionne immigra dall'Abruzzo in Canada e ha conosciuto, come me, la solitudine dell' essere all'estero. Solo chi ha lasciato il proprio paese sa di cosa sto parlando. Come me ha avuto lui una missione globale e locale che gli ha permesso di rifondare la Fiat (FCA) a partire dal 2004; il piccolo amico di Gesù non ha ovviamente l'importanza di questo gigante della storia imprenditoriale italiana, ma ho cercato ugualmente di comporre la fedeltà all'ancella universale, la filosofia, con un compito nella scuola particolare, accettando quell'etica del cambiamento di cui ha parlato Marchionne in nun grande intervento al Meeting di Rimini del 2010, in cui invitatavi il nostro paese ad una reale "flessibilità" che avrebbe potuto superare le polemiche sterile ed ideologiche tra capitale e lavoro.

Essendo figlio di un imprenditore avrei potuto percorrere lo stesso percorso di Marchionne, ma la mia vita aveva un'altra missione. Ora mio figlio, Ferdinand, mi ricorda come non vi sia un'ultima contraddizione tra Amore Gratis ed Impresa, con le sue esigenze di produttività. A Rimini Marchionne spiegò come mai volesse fare una fabbrica in Italia, sebbene la Panda negli ultimi sette anni avesse avuto una storia di successo in Polonia. Quella scelta aveva a che fare con la storia della Fiat in Italia e con la responsabilità che Marchionne provava per il nostro paese e non con ragioni primariamente economiche, in un certo senso insomma con la gratuita dell'amore.

Ovviamente so che ci sono stati dei problemi di tipo sociale dovute a certe sue scelte. Ho ascoltato anche il discorso breve e preciso che ha fatto quando gli hanno dato la laurea ad honorem in ingegneria. Non conosco molto bene questo uomo notevole. Leggo le pagine di economia e finanza regolarmente, ma leggo appunto quelle che hanno a che fare con la Germania legata a quel mondo cinese che forse Marchionne avrebbe voluto esplorare. Ciò sarebbe stato possibile solo con un accordo con la Germania. La questione decisa nel modo di agire di Marchionne e nella sua "filosofia" mi sembra quella posta da un amico sul rapporto polare tra locale e globale. Mi sembra un intuizione geniale, sebbene poi nel dettaglio bisognerà verificare anche la competenza e moralità sociale di certe scelte, come per esempio la chiusura di Termini Imerese. In genere credo che il deal sovvenzioni/occupazioni non funzioni e Marchionne aveva ragione a dire che non si può promettere ciò che non si può mantenere, ma allo stesso tempo la logica aziendale non è quella che deve sempre prendere uno Stato che ha, in un certo senso, anche una funzione di paternità sociale. 

Nella conferenza di Rimini, però, Marchionne confessa la fedeltà a determinati valori (rispetto di un contratto per esempio) e alla cooperazione con i sindacati.Insomma non vi è nel suo atteggiamento nessuna contraddizione sistemica alla moralità. Quello che disse allora ai giovani è quello che direi anch'io: siate uomini di virtù, capaci di vedere il cambiamento nel mondo ed impegnatevi per una missione lavorativa che costruisca il mondo che volete che rimanga in eredità per i vostri figli.

Ritengo che ci debbano essere persone come me che facciano un lavoro più nella logica di Nazareth (questo vale per tutti coloro che lavorano nel mondo della scuola), nel nascondimento e nella coscienza di essere tra chi non condivide la logica del Dio incarnato, che anzi neppure la conosce, ma devo ammettere che se avessi conosciuto un uomo come Sergio Marchionne al momento giusto non mi avrebbe lasciato indifferente, come non mi lasciarono indifferente quegli imprenditori che avevo conosciuto leggendo il Cavallo Rosso e come non mi lasciò indifferente quanto mio padre diede un bacio alla fronte della capa reparto nel sua industria tessile quando giaceva morta nel suo salone a casa.

Ci sono grandi imprenditori che hanno un forte senso di responsabilità. Non è vero che la filosofia arriva solo "dopo", come dice Hegel e come ha ripetuto Marchionne a Rimini, essa è anche un ancella attenta ora, che il Logos universale e concreto, sia presente in tutte le nostre azioni e i nostri pensieri, ma è vero che ci vogliono anche uomini di azione.

Ieri è morto uno di questi grandi imprenditori. Che il Signore lo accolga. C'è stato certamente un momento, prima che entrasse in coma, in cui si è accorto che doveva riconsegnare tutto a chi lo aveva generato: il Padre. Che Dio dia anche a noi la sua stessa maturità.

PS 19.8.18: La critica triplice all'uomo di "grande statura" contenuta nel capitolo del libro l' "Uomo senza qualità" di Robert Musil, "Le tre cause dell'essere famoso del Dr. Arnheim e la parabola del tutto" non mi sembra che siano applicabile allo scomparso dirigente della Fiat (FC). Nel Dr. Anrnheim di Musil manca la polarità tra "tutto" e "parte" che mi sembra essere presente nella figura di Marchionne, che comunque io conosco appena e solo in forza della modalità della sua morte. L'aurea che avvolge il Dr. Arnheim è solo l'astrazione del denaro e della ricchezza.
avermi fatto
PS

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