lunedì 11 marzo 2024

"Beati gli operatori di pace..." (Mt 5, 9) - Dialogo sulla guerra e in difesa della pace, con papa Francesco di Giuseppe Reguzzoni e Roberto Graziotto

Lipsia-Milano (12.3.24) - Le parole del Santo Padre sui negoziati tra l’Ucraina e la Russia stanno togliendo i veli, dietro i quali si erano nascosti molti cattolici. Ne ho parlato con Giuseppe Reguzzoni, un amico di antica data, che è stato allievo di don Giussani, ci ha mangiato insieme tante volte, ma non è più di Cl da anni ed anni. Abbiamo riflettuto insieme su una discussione, una delle poche a cui partecipo, che ho intrapreso in Facebook con alcuni confratelli di Comunione e Liberazione su ciò che ha detto il Papa alla RSI, che non è una televisione, come molti hanno scritto, ma la televisione pubblica di lingua italiana in Svizzera. (1)


Beati gli operatori di pace, Mt 5, 9 


Giuseppe: Ho letto ciò che hai scritto in dialogo con i tuoi confratelli e sono completamente d'accordo con te. In particolare nelle parole di G. sento  letteralmente il soffio dell'odio e questo non va bene. La volontà, anche inconscia, di guerra non viene da Dio. Poi, hai ragione tu, un gesuita, per di più esperto di vita, non parla a vanvera: se è intervenuto così, è perché il rischio di un'estensione della guerra c'è ed è reale.


Roberto: Si proprio questo è il punto, che mi ha confermato anche Renato Farina, poco fa per Whatsapp. „Io penso che il Papa abbia informazioni molto gravi e voglia fermare una catastrofe. Per questo ha chiesto di fermarsi e trattare. La bandiera bianca non per forza è capitolazione o resa incondizionata. Qui dipende ovviamente dai rapporti complessivi di forze. Se cioè nel negoziato l’Ucraina è sola o ha accanto l’Europa e la NATO. Il problema è che la NATO una trattativa non la vuole!“ 


Giuseppe: Purtroppo la posizione che critichi è anche quella di „Russia Cristiana“. Non lo era con padre Scalfi. Lo è diventata e non va bene! Non se ne rendono conto, ma il loro è una forma di leninismo: morale è ciò che serve alla rivoluzione. Come i teocon, in fondo, anche se con altre scelte politiche (che non conosco). Il vero senso della moralità è ciò che fa crescere verso il Bene, dal di dentro; non per una coercizione esteriore. Lo ripeto: hai fatto bene a rispondere come hai risposto: sei stato coraggioso e sincero. Ho un amico molto anziano ex comunista, ex cgil,  già docente, ostile all'attuale sinistra radical chic, che mi ha scritto di aver ammirato le parole del Papa e di esservisi ritrovato. Non è essere putiniani, è la pace: le prime parole dell'angelo dopo la natività.  Ma poi: "Beati gli operatori di pace" ... mi sembra che il Vangelo sia chiarissimo e parli un altro linguaggio da quello delle «armi, armi, armi …».  Teoricamente anche gli zeloti combattevano per la libertà del loro popolo, che poi era quello di Gesù, ma Lui ha preso le distanze da loro“.


Roberto: anch’io ho cercato di prendere le distanze dai miei confratelli. Ho scritto ad uno di loro in Facebook. „sono contento che sei sincero, a parte che sono contento che ti prendi tempo per parlarmi, ma vedo tanti errori di metodo in ciò che dici. 1) Non lo posso dimostrare, ma da quello che mi ha scritto un amico, direi che il problema dei figli spirituali di Padre Scalfi è che lo seguono come allievi e non come figli e quindi lo tradiscono. 2) La Chiesa cattolica ucraina (sia quella di rito latino sia quella uniata), dovrebbero obbedire a Pietro e cercare di comprendere quello che dice: non parla mai a vanvera, tanto meno su un tema di questo tipo. 3) I sostenitori del samizdat negli anni dell'Unione sovietica, se hai ragione in quello che dici, sono rimasti prigionieri di un'ideologia (ed hanno perso la freschezza del loro pensiero; per quanto riguarda la contrapposizione filosofia ed ideologia cf."Senso religioso" V, 6). 4) Don Giussani è morto nel 2005; il mondo è cambiato; comunque il linguaggio duro di Giussani contro la "violenza del potere" (cf. ibid) non si lascia ridurre alla contrapposizione odierna tra democrazia ed autocrazia: chi lo fa tradisce completamente il Gius! 5) Anche gli USA sono cambiati. I miei diari negli ultimi due anni lo hanno dimostrato a iosa; ma pochissimi tra i vecchi amici li hanno letti; sono liberi di non leggerli, ma così non capiscono nulla, ma propria nulla della mia posizione…


Giuseppe: Giusto. Sono „democrature": liberali quelle occidentali, autocratiche quelle russo-asiatiche. Tra l'altro, con la rigidità della posizione NATO si è prodotta una frattura tra Russia ed Europa, spostando la Russia verso l’Asia. Questo, poi,  è il contrario di quello che San Giovanni Paolo II cercava. Così "Russia cristiana" è diventata  "NATO cristiana" (insomma …): non proprio lo spirito delle origini. E poi Don Giussani non avrebbe mai contestato la dichiarazione del Papa, ne avrebbe compreso lo spirito e i timori. Ma chi sono io? Sono stato allievo di don Giussani, ci ho mangiato insieme tante volte, ma non sono più di Cl da anni e anni. Ma Je ne regret rien, sauf mes péchés.


Roberto: Ad uno dei confratelli ho scritto:  "Purtroppo è proprio vero quello che dici: a te non interessa discutere la posizione di nessun singolo appartenete alla Fraternità. Cosa assolutamente inconciliabile con l'idea di persona che ha don Giussani. Cosa assolutamente inconciliabile con l'idea che ognuno porta la responsabilità della Fraternità, più volte espressa da Davide Prosperi. Il problema è che tu e i tuoi amici che citi ( de „La Nuova Europa“, già “Russia Cristiana") siete prigionieri di un'ideologia è tradite il carisma! Te lo dico come fratello, cosciente di quanto io stesso lo tradisca cento volte al giorno“.  Io vedo solo che la sua posizione, che è anche la posizione di altri in CL  non tiene minimamente conto di quello che il Papa sta dicendo da sempre, cioè da due anni con la critica alla logica di Cappuccetto Rosso; poi non è vero che la cosa della bandiera bianca gli è scappata, perché gliela avrebbe messa in bocca il giornalista; quel simbolo è semplicemente geniale. Io penso che il papa dia troppe interviste, ma questa è stata un colpo di genio. Di realismo; devo dire che io penso che in CL molti abbiano un'ideologia nella testa e nel cuore di questo tipo: l'occidente democratico è meglio dell'autocrazia di Putin; questa è una „mitologia" come ha spiegato nel modo più geniale ultimamente N.S. Lyons, paragonando la classe tecnocratica cinese con quella occidentale. E non capisco come si possa leggere il capitolo quinto del "Senso religioso" e poi dire queste cose. La "violenza del potere" di cui parla il Gius non è quella dell'autocrazia, ma anche quella del liberalismo democratico. Non ho un complesso anti ucraino: sto dando lezioni di tedesco gratuitamente, come unico in collegio di cinquanta tedeschi, ad un ragazzo ucraino, ma quello che molti dicono in CL da due anni su questa guerra non mi sembra per nulla verosimile…


Giuseppe: Penso che Papa Francesco sia stato davvero coraggioso .... tu sai quanto l'ho rivalutato e apprezzato proprio nella difesa della pace. Per quanto riguarda la „profezia della pace“ è davvero lasciato da solo: voce di uno che grida nel deserto, anche dai cattolici, come dimostra la discussione a cui hai partecipato. 


(1) "Anche la scelta del mezzo è interessante, visto che la Svizzera, teoricamente e costituzionalmente neutrale, ha assunto posizioni filo-NATO, anche se non così marcate come altri paesi occidentali. In Svizzera questo è un problema che stanno sollevando in molti, ma vedendovi una violazione della loro tradizionale neutralità" (Giuseppe Reguzzoni).