Proseguo con la pubblicazione dei brevi, ma intensi, qualitativamente significanti racconti di Giulia De Angelis, da cui imparo il mestiere di vivere
Quando la persona con la quale vivi si ammala di una malattia mentale, tutti i tuoi punti di riferimento vengono sballati, vanno in tilt. Tutto scompare amici, parenti, familiari e rimani tu e la malattia è entri nel panico. Poi ti rendi conto che tocca a te aggredire la malattia per poi imparare a convivere con essa, perché dietro la malattia c'è un uomo con il quale hai condiviso mezzo secolo di vita. Superi la malattia e come per incanto impari a rivivere, forse a rinascere con un uomo la cui mente si è consumata, affievolita, è tornata indietro e i suoi gesti sono mangiare e dormire, camminare, non poter usare la macchina per gli psicofarmaci che ingoia giornalmente. Vedi i suoi occhi tristi e impauriti quando sopraggiungono crisi di panico e il nostro vivere è diventato quasi una bolla di aria, una realtà ovattata e segreta dove ci siamo adagiati e accomodati e viviamo tenendoci per mano la nostra quarta età.
Racconto di una malattia condivisa, 23 gennaio 2021,
Giulia De Angelis
Nessun commento:
Posta un commento