Alcune frasi del documento:
In nome di Dio che ha creato tutti gli esseri umani uguali nei diritti, nei doveri e nella dignità, e li ha chiamati a convivere come fratelli tra di loro, per popolare la terra e diffondere in essa i valori del bene, della carità e della pace.
In nome dell’innocente anima umana che Dio ha proibito di uccidere, affermando che chiunque uccide una persona è come se avesse ucciso tutta l’umanità e chiunque ne salva una è come se avesse salvato l’umanità intera.
- Il dialogo tra i credenti significa incontrarsi nell’enorme spazio dei valori spirituali, umani e sociali comuni, e investire ciò nella diffusione delle più alte virtù morali, sollecitate dalle religioni; significa anche evitare le inutili discussioni.
Commenti miei:
La dichiarazione contiene frasi molto belle sulla fratellanza che devono essere lette interamente. Qui vorrei sottolineare alcuni punti che mi hanno colpito in una prima lettura. In primis la critica al "vortice dell’estremismo ateo e agnostico". Oggi nella mia lezione di filosofia nella decima sul tema "ho paura della morte?" ci siamo confrontati con la questione della contraddizione (non opposizione) assurda tra essere e nulla. Chi con veemenza pensa alla morte come una porta verso il nulla, afferma in primo luogo qualcosa di fortemente "contraddittorio", non per motivi teologici, ma in primo luogo per motivi filosofici, propio per il fatto che il nulla non è un polo fecondo nei confronti dell'essere, ma una sua radicale contraddizione. Quando ho letto la formula: "vortice dell’estremismo ateo e agnostico", ho pensato in primo luogo a questa contraddizione nichilistica. Quest'ultima viene paragonata dal documento all'integralismo religioso.
Il documento sottolinea l'importanza della famiglia per superare i pericoli del nichilismo ateo e religioso. Ed invita a trovare un accesso al "senso religioso", che viene visto in contraddizione con "le tendenze individualistiche, egoistiche, conflittuali, il radicalismo e l’estremismo cieco in tutte le sue forme e manifestazioni".
Se la vita è dono (affermazione più quotidiana della filosofica: l'essere come dono), in essa vi è una lotta contro "tutte le pratiche che minacciano la vita come i genocidi, gli atti terroristici, gli spostamenti forzati, il traffico di organi umani, l’aborto e l’eutanasia e le politiche che sostengono tutto questo".
- Il dialogo tra i credenti significa incontrarsi nell’enorme spazio dei valori spirituali, umani e sociali comuni, e investire ciò nella diffusione delle più alte virtù morali, sollecitate dalle religioni; significa anche evitare le inutili discussioni. // Questa frase del documento ha spiazzato e spiazerà tutte quelle persone che pensano che "lottare per la verità" sia una forma di "gnosi". Io conosco la verità, mentre gli altri non la conoscono e così devo fargliela capire. Si dimentica sempre in questo atteggiamento che se uno ci facesse davvero sapere la verità su noi stessi, senza prendere sul serio per esempio il valore spirituale della discrezione, allora noi saremmo schiantati nel nostro niente. Questa è anche la difficoltà della riproposta dell'intervista di Corti a cinque anni dalla morte. Non i suoi pensieri combattivi, ma la sua opera è quello che infine un autore ha da dire, perché in un opera d'arte o di scienza si è sempre confrontati con la missione letteraria o teologica o filosofica dell'autore, le sue opinioni da giornali sono spesso motivo solo di "discussioni inutili".
Continua.
http://w2.vatican.va/content/francesco/it/events/event.dir.html/content/vaticanevents/it/2019/2/4/fratellanza-umana.html
http://w2.vatican.va/content/vatican/it.html
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