sabato 17 giugno 2017

Sulla morte di Helmut Kohl (1930-2017) - con aggiunte giorno per giorno

Un mio commento sotto un articolo del Sussidiario:

http://www.ilsussidiario.net/News/Cultura/2017/6/17/HELMUT-KOHL-La-pazienza-di-cambiare-la-storia/769518/

Questo articolo da bene il senso dell'importanza di questo uomo. Non la sua biografia, ma il suo compito politico lo rende del tutto importante anche per me personalmente. A parte che senza di lui noi, la mia famiglia, non saremo qui dove siamo da 15 anni (Sassonia Anhalt) per un lavoro di presenza missionaria negli ex territori comunisti, per noi tutti è importante questo grande statista che con le sua decisione politica di ancorare la Germania nell'Europa ha proseguito ciò che aveva fatto Adenauer con l' ancoraggio della Germania nell'alleanza occidentale. Questo ci ha donato 70 anni di pace. L'Euro visto con i suoi occhi è quello che significa: un mezzo per contribuire alla pace in Europa e nel mondo. La Merkel nell'ora della morta del suo predecessore, che apprende quando è a Roma per incontrare il Santo Padre, ne riconosce la grandezza sebbene si fosse distanziata da lui per uno scandalo riguardante forse soldi sporchi che erano arrivati al partito alla fine degli anni novanta. Propria la visita della Merkel dal Papa fa vedere che anche lei si trova nella linea Adenauer, Kohl.


Metto qui una lettera alla redazione dei Contadini di Peguy, che ha più o meno lo stesso contenuto del mio commento al Sussidiario:

Cari amici, cerco di portare nel mio cuore tutto ciò che mi dite, in modo di non parlare di me, ma di voi. L'avvenimento della morte di Kohl è però di una tale importanza che credo di poter chiedervi l'attenzione. Non la sua biografia, ma il suo compito politico lo rende del tutto importante per me. A parte che senza di lui noi, la mia famiglia, non saremo qui dove siamo da 17 anni (Sassonia Anhalt) per una presenza missionaria nei territori della ex Germania comunista e Elisabetta non studierebbe a Lipsia, per noi tutti è importante questo grande statista che con le sua decisione politica di ancorare la Germania nell'Europa ha proseguito ciò che aveva fatto Adenauer con l' ancoraggio della Germania nell'alleanza occidentale. Questo ci ha donato 70 anni di pace. L'Euro visto con i suoi occhi è quello che significa: un mezzo per contribuire alla pace in Europa e nel mondo. La Merkel nell'ora della morta del suo predecessore, che apprende quando è a Roma per incontrare il Santo Padre, ne riconosce la grandezza sebbene si fosse distanziata da lui per uno scandalo riguardante forse soldi sporchi che erano arrivati al partito alla fine degli anni novanta. Propria la visita della Merkel dal Papa fa vedere che anche lei si trova nella linea Adenauer, Kohl. Vi abbraccio, Roberto

18.6.17 Pensandoci ancora sopra e pur volendo lasciare la "biografia" di Helmut Kohl nel giudizio di Dio, mi sembra innegabile che vi sia un reale dramma, quasi con dimensioni da tragedia greca, se il "cancelliere dell'unità della Germania", a livello famigliare, di chiunque siano le colpe, abbia vissuto una radicale mancanza di unione nella famiglia. 

19.6.17 Una mia presa di posizione sul tema Kohl/ Merkel dai "Contadini di Peguy" : 


Un eredità politica che continua- pensieri su Angela Merkel e Helmut Kohl
Lipsia. È interessante vedere che tra la luterana Angela Merkel e il cattolico Helmut Kohl, a livello di comprensione politica, non via sia un distacco, ma un eredità politica che continua e che vuole una Germania ancorata in Europa. Una Germania che non ceda alle tentazioni di egoismo collettivo implicite in ogni nazionalismo.
1. Nel 1999 Angela Merkel prese le distanze da Helmut Kohl su una questione di soldi non trasparenti che erano stati donati alla CDU. Con questo atto Angela Merkel dimostrò di non essere solamente la funzionaria di Kohl, ma una politica vera e propria con un'idea precisa di trasparenza nella gestione del denaro "donato" alla CDU. 
2. Kohl non ha mai voluto tradire la parola data e non ha rivelato i nomi delle persone che avevano dato soldi alla CDU. Non ho problemi con questa sua scelta, ma ovviamente è discutibile. 
3. Lascerei questo dato "biografico" agli storici e al giudizio di Dio e mi concentrerei sulla missione politica di Helmut Kohl come cancelliere dell'unità tedesca contestualizzata in una Germania europea. E leggerei la sua decisione che l'atto politico di memoria della sua azione politica venga celebrato, dopo la sua morte avvenuta venerdì scorso, a Bruxelles e non a Berlino, come un testamento politico di chiara marca europea. Forse ci sono anche degli elementi di risentimento "biografico", ma non mi interessano. 
4. Vedo come un grande segno del cielo che Angela Merkel venga a sapere della morte del suo predecessore quando si trova a Roma a visitare il Santo Padre. Lei si è inchinata di fronte alla missione politica di Kohl. Pensare ad una differenza inconciliabile tra la luterana Merkel e il cattolico Kohl non è solo mancanza grave di atteggiamento ecumenico, ma anche una idiozia politica. 
5. Prego il cielo per lo scarto "tragico" tra la missione politica di Kohl come cancelliere dell'unità e la sua missione famigliare del tutto fallimentare (non mi permetto di dire chi abbia colpa perché sarebbe semplicemente presunzione). 
6. Spero che Angela Merkel venga rieletta in autunno così d'avere un cancellierato lungo come quello del predecessore. Lo spero per i motivi impliciti alla visita della cancelliera tedesca dal Papa. Insomma per un Europa aperta e senza muri, per un Europa capace di "integrare" i poveri del mondo in una forma politica adeguata. 
Roberto, un piccolo amico di Gesù

PS
Mi ha scritto in privato Massimo Borghesi e con il suo permesso pubblico la sua reazione: Grazie Roberto! Condivido la tua prospettiva. Aggiungo che la Merkel può avere una sua grandezza, con il prossimo mandato, anche fuori della Germania. Questo se sarà in grado di sostenere anche le economie più deboli e non solo l'euro "tedesco". Non sarà facile, anche nell'ipotesi che ciò sia nelle sue intenzioni. L'Europa senza gli Usa (Trump), con una Francia subalterna (Macron), è per forza un'Europa a guida germanica. Europa tedesca o Germania europea? Questo il dilemma che ben conosci!
Roberto: Si conosco il dilemma, ma in vero mi chiedo, Massimo, come mai va la Merkel dal Papa se non per quello che dici? E poi ieri nel giornale del capitalismo di Francoforte, la FAZ, si accusava Schäuble e la Merkel proprio di appoggiare la Grecia, mentre questo aiuto porterebbe l'Europa all'orlo dell'abisso od oltre.

Continuazione del dialogo con Massimo nella mia bacheca:

Massimo Borghesi: Schäuble è, notoriamente, per l'euro tedesco. Speriamo in bene Roberto.

Roberto Graziotto: Per questo Massimo ero stupito dell'attacco al fine settimana della FAZ. Non ho neppure molta simpatia per la sua politica del "solo risparmio" (quasi come una "sola gratia" o una "sola scriptura"), etc. Allo stesso tempo secondo me l'alternativa Europa tedesca o Germania Europea si gioca in primo luogo nel non relegare la Germania in questo ruolo.

Massimo Borghesi Vero. Purtroppo, a fronte di una Francia subalterna e di un Italia molto debole, la tentazione è di una regia unica. Se la Merkel dimostrasse di essere "europea", nel suo ultimo mandato,dimostrerebbe di essere una grande statista. Non so se lo desidera davvero e, soprattutto, se la Bundesbank lo consentirebbe.


Roberto Graziotto: Sarebbe bello aiutarla in questo, come sta facendo Papa Francesco.

Massimo Borghesi: Il feeling pare esserci. Spero che l'ultima visita non serva solo come legittimazione a fronte dell'elettorato cattolico tedesco.

Caro Massimo, ancora due pensieri il giorno dopo il nostro dialogo di ieri. 1. Non credo che Angela Merkel abbia visitato il Papa per scopi elettorali. Gli intellettuali di sinistra e di destra non hanno simpatia per lui, nella Chiesa evangelica molti pensano che a parte parole non abbia fatto molto e le persone che lo potrebbero amare, le persone semplici, non lo conoscono. 2. Sia nell'accoglienza dei profughi, sia nell'atteggiamento nei confronti della Grecia, secondo me la Merkel non ha seguito il proprio interesse politico, ma per l'appunto quello europeo. 3. Nei nuovi Länder lei ha perso tantissimi voti e la AfD (Alternativa per la Germania) ha quasi il 20 % dei voti. Nei vecchi Länder sembra che la AfD abbia perso consensi. E la CDU si è imposta con i liberali anche in un Land come Nord Rhein/Westfalen in cui vinceva sempre la SPD. Vediamo. L'alternativa a lei, il candidato della SPD, non è male ed ha un esperienza grande a livello europeo. Di cosa muova in cuori dei tedeschi non ha la più pallida idea. 4. Che il governo tedesco non abbia autonomia nei confronti della Bundesbank significherebbe che non vi è democrazia in Germania e questo non è vero. Grazie per il dialogo, Tuo, Roberto

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