Allora affrontiamo questo problema spinoso. Come difendere la dottrina cattolica? In primo luogo bisognerebbe sapere che cosa è. Per la risposta a questa domanda vi rimando ad una lettura attenta del Catechismo della Chiesa Cattolica.
Qui un breve riassunto ed un tentativo di spiegazione. 1. Dio è uno e trino e 2. si è incarnato 3. nel grembo della vergine Maria.
Su 1. Cioè Dio è mistero; di fatto noi diciamo queste parole (uno e trino) e comprendiamo ben poco, quindi non mi stupisce che i mussulmani non comprendano questo punto. In verità non lo comprendiamo neppure noi, tanto meno chi usa questo argomento della perdita dell'identità cattolica per combattere addirittura il Santo Padre.
Su 2. Se appena capissi qualcosa di questo secondo mistero non mi verrebbe in mente di polemizzare contro chi non lo capisce, ma di gettarmi per terra, steso a terra, con lacrime agli occhi per la commozione. Per la commozione che Dio sia diventato come me. Proprio nel mistero del suo annichilimento (ha preso la forma di servo) non vi è nessuno motivo per sentirsi i difensori di un'identità forte, perché proprio questa identità è quella a cui Cristo ha rinunciato. Qui Cristo ci abbraccia per quanto ci sia persi nel cammino intrapreso.
Su 3. Capisco che se dei pescatori hanno tenuto fermo a questa cosa della nascita verginale di un bambino devono essere stati realmente presi e convinti da questa verità, perché se no c'è da "sputtanarsi" per tutta la vita affermando cose del genere.
Vero è che senza un maestro cristiano di tutte queste cose non si capisce un bel nulla, per cui il metodo per comprenderle è vivere un reale rapporto con una figura autorevole, come disse don Giussani a Riccione nel 1976.
Roberto, un piccolo amico di Gesù
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