Sul nuovo Papa (2014)
Un papa viene ovviamente in primo luogo preparato dallo Spirito Santo, ma anche qui sulla terra vi sono avvenimenti e vite "teologiche" (carismi, missioni ecclesiali) che appartengono ad una tale preparazione. La teologia di Hans urs von Balthasar, (che tra l'altro aveva previsto anche il pontificato di Benedetto XVI, come mi aveva detto Cornelia Capol) che non è primariamente speculativa, ma nasce dallo sguardo adorante della forma del Cristo crocifisso e la teologia biblica di Adrienne von Speyr, con l'esperienza del Sabato Santo, la filosofia ontologica di Ferdinand Ulrich, che mette a tema della riflessione l'essere nella sua "discesa" e la riflessione latino americana di Alberto Methol Ferré sul rapporto con il nemico hanno preparato secondo me l'avvento di questo pontificato. Infine, non perché sia ultimo di importanza, vorrei citare anche la pedagogia teologica dell'avvenimento di Luigi Giussani. A tutte queste forme di espressione teologica è comune il fatto, che pur avendo una percezione del caso serio della croce non sono forme di pensiero né conservative né progressiste. E tutte hanno una fedeltà ignaziana e francescana all'obbedienza all'autorità reale.
Legge (1.11.14)
Per capire cosa significasse per Leonardo Sciascia il "caso Moro" deve tenere presente il suo capitano Bellodi di Parma, come colui che come ex partigiano rappresenta in Sicilia la legge contro l'arbitrio (cfr. Il giorno della civetta, Milano, sedicesima edizione dell'Aprile del 2013, 30): il trattare con le Brigate Rosse non era una questione di arbitrio, ma di amore profondo per la persona umana concreta. Anche Paolo VI, appena fatto beato, "si inchina di fronte alle Brigate Rosse" (Tracce, 10/14, 80), o come disse lo stesso pontefice, agli "uomini delle Brigate Rosse", ma forse avrebbe potuto fare un passo più concreto nella via proposta da Sciascia delle trattative.
Mendicare fino all'ultimo istante il volto di Cristo. (2014)
(8.11.14) "Non è che fermiamo il nostro regredire con le nostre chiacchiere o le nostre discussioni, con la valanga dei nostri commenti, perché proprio questo è già il segno del nostro regredire."
(cfr. Carròn, "Non sono quando non ci sei", Tracce 10/14, VII)
Lavoro imprevisto (2015).
Ritornando dalla passeggiata ho incontrato la mia amica contadina, che forse sembra più anziana di quanto sia, perché sempre ricurva, ma non lontana da ciò che Charles de Jesus chiama una "tristezza fiduciosa". Mi racconta che sono un po' in panico, perché quattro mucche di contadini vicini sono scappate dal loro campo e si sono mischiate con le loro. Dopo un po' di ascolto per comprendere la soluzione del problema, dico: questo significa un be po' di lavoro. Si, di lavoro imprevisto, aggiunge. Le auguro in tedesco con una formula che ora è del tutto secolarizzata, ma che una volta significava che pregherò per la soluzione del problema o per te: "ich werde die Daumen drucken", schiaccerò i pollici. Lei già incamminandosi mi dice: lei è un uomo davvero buono (anständig è la parola che ha usato: onesto). Credo semplicemente che uno dei bisogno più grandi delle persone sia quello di essere ascoltate gratuitamente.
La legge sull'assistenza al suicidio (7.11.15)
Zeitz. Delle quattro proposte di ieri sul tema assistenza al suicidio ne è passata una con grande maggioranza di voti. Non le due che prevedevano rispettivamente un permesso ai medici o ad un'organizzazione di assistere al suicidio di chi con motivi seri non vuole più vivere. Né quella del divieto totale. In quella che è passata viene confermato che un suicidio (questo non è possibile già per natura) e l'aiuto al suicidio, fatto non per un intento commerciale e non in modo ripetitivo, non sono punibili. Forse si tratta della situazione dell'aborto che è non legale, ma neppure punibile. Con la proposta viene applicata però una punibilità a chi aiuti una persona al suicidio in modo ripetitivo e per guadagnare. Mentre l'aiuto in caso singolo rimane impunita. Bisognerebbe leggere il testo legge più precisamente. Questa nota ha solo un valore di notizia da diario. Così come l'ho capito io leggendo il giornale e guardando il telegiornale mi sembra ugualmente una cosa molto grave e che da una responsabilità incredibile a chi assiste ad un suicidio anche se non per scopi commerciali. Ciò che ha espresso la maggioranza degli onorevoli è secondo me ciò che pensa la maggioranza della gente qui in Germania, ma si può ovviamente con una certa ragione obiettarmi che questa può essere una generalizzazione indebita, vista la crisi della democrazia rappresentativa: cosa pensano per esempio le tante persone che non vanno a votare? Quale ruolo giocano lobby di potere interessate al suicidio a scopi di lucro? Etc.
Il film sul fondatore di Facebook (2010), Mark Zuckerberg, rivela un evidenza prima del sorgere di Facebook: il bisogno che una persona ti dica che le piaci. Questo bisogno non è superficiale, anzi è molto profondo. Esso si mischia poi con altre esigenze meno "primarie" come i soldi o il confronto tra persone, ma come sempre in una "fondazione" vera, per quanto ci siano poi anche altri attori e compagni, c'è un'esigenza che nasce nella "solitudine". Un bisogno che riguarda il proprio io, che ovviamene non può essere soddisfatto da Facebook, perché solo l'io stesso può amare gli altri come "se stesso". (7.11.15)
Le pazzie di alcuni "tradizionalisti" (7.11.15)
Eisenberg (Turingia). Mentre stavo davanti al Santissimo per un'ora il mio parroco ha organizzato un work shop pratico per il suo corso di cresima: i ragazzi hanno partecipato all'azione di sistemazione di vestiti raccolti per i profughi insieme a mia moglie ed altre donne della parrocchia (anch'io ho aiutato a riempire la nostra macchina con scarpe, valigie e vestiti raccolti, prima di immergermi nel silenzio eucaristico).
Alla fine del mio tempo di preghiera il parroco arriva da me sconvolto e mi dice che un papà è venuto a ritirare la figlia da questo progetto, in cui il parroco strumentalizzerebbe i ragazzi per delle cose sbagliate. Cioè, chiede il parroco? I valori cristiani della solidarietà sono per i tedeschi e non per i profughi, risponde quest'uomo. Il parroco è sconvolto perché lui stesso è molto conservatore sia nella liturgia sia nella concezione di stato - per esempio ritiene che l'apertura delle frontiere "liberale" voluta dalla Merkel degli ultimi tempi sia un grave errore (purtroppo la cancelliera stessa ieri in parlamento ha ceduto alla linea intransingente nell'unione) . Ha ricordato all'uomo che il Vangelo ci invita ad aiutare il samaritano ferito a terra. L'uomo risponde che egli interpreta male il passo evangelico. Sconvolto è anche il parroco perché le persone di questa famiglia erano appena diventati cattoliche, perché ritenevano la Chiesa cattolica un luogo di verità e valori. Ho cercato di spiegare al parroco che questo criterio è sbagliato - non i valori, ma la presenza di Cristo sono l'unico criterio adeguato per diventare cattolici. Ma era troppo turbato per capire il mio argomento. Questo uomo ha detto che uscirà dalla Chiesa e chiederà di entrare in una confessione "tedesco ortodossa". Poi ha aggiunto che sostiene il partito di cui ho parlato anche in alcuni articoli del "Sussidiario", la AfD (Alternative für Deutschland / Alternativa per la Germania). Ed ha invitato il parroco a prendere parte del Movimento "Pegida", si cui ho anche già parlato ne "Il Sussidiario" e che in Thuringia si chiama: Tegida. Sono quelli che vedono il pericolo islamico dappertutto. Tra le tante cose ha detto infatti al parroco che fra un po' il duomo di Erfurt sarà mutato in una moschea. Non dico certo che ciò sia impossibile, ma certamente non perché si aiutano i profughi.
Il vero grande problema è che solo il Cristo eucaristico presente nella Chiesa può salvare l'Europa. L'uomo lo ha già salvato.
PS
Konstanze mi ha raccontato che una signora ha raccolto i vestiti dai vicini per i profughi e poi li ha lavati e stirati tutti, perché lei non avrebbe desiderato ricevere cose sporche. E poi di un'altra che ha comprato delle asciugamani e messe poi in ordine in buste apposite una per una. Questi sono i valori cristiani vissuti.
Invito a suicidio in Schmölln (Germania)? (27.10.2016)
Lipsia. Sulla questione del suicidio in Schmölln sia detto per inciso che i pompieri hanno detto che nessuno ha gridato: buttati! Queste sono le notizie antitedesche che girano in Italia. E contribuiscono solamente ad una "guerra" tra i popoli. I pompieri hanno mandato via solo alcuni curiosi.
I cattolici in difesa (2016)
Ci sono cattolici che continuano a difendersi (dal gender, dalla pornografia...). Non si accorgono che in questo modo diventano sempre più dipendenti, qualsiasi sia il segno che pongono di fronte alla parentesi, da ciò da cui si difendono. Il tutto è molto più semplice: siamo "mendicanti di misericordia".
Bisogno della leggerezza dell'infanzia - in dialogo con #GaurdiniHölderlin (2016)
La leggerezza che si offre quando il dono dell'essere viene percepito ancora in tutta la sua immediatezza, di questo forse si ha bisogno, quando la morte diventa più reale. Ma l'essere bambini conosce anche paure.
La nascita dello spirito critico accade insieme alla percezione del bisogno sessuale. Ma anche quando questo è presente rimane un senso per la semplicità, apertura e leggerezza dell'essere. Se non fosse così saremmo degli animali, commenta Hölderlin.
Ma abbiamo anche bisogno del limite, del sentire, senza di esso ci sente morti. Tanta sessualità oggi si spiega, non perché tutti sono perversi, ma perché non vogliono sentirsi morti.
Ma abbiamo anche bisogno del limite, del sentire, senza di esso ci sente morti. Tanta sessualità oggi si spiega, non perché tutti sono perversi, ma perché non vogliono sentirsi morti.
Guardini e Giussani (2016)
"L'aspetto che mi colpisce in Giussani e Guardini è la passione e l'intensità del loro dialogo con gli uomini del loro tempo; non con l'uomo come dovrebbe essere, ma con l'uomo così come è, nella situazione in cui si trova. Un abbraccio e un desiderio di accompagnare l'umanità così caratteristico di papa Francesco".
Monica Scholz-Zappa, in Tracce, Ottobre 2016
Omnium Sanctorum solemnitas - ricordo di #AdriennevonSpeyr (1.11.16)
Mt 5,1-12a
Wetterzeube. È una festa solenne di per sé molto importante. Lo è in modo particolare per persone come me che hanno imparato molto da Adrienne von Speyr. Nella festa odierna del 1940 è diventata cattolica. Con questo suo ingresso nella Chiesa romano cattolica comincia a farsi vedere nel mondo una delle missioni ecclesiale più sorprendenti del ventesimo secolo.
Parlo di una donna che è stata medico con tutto il cuore per i suoi pazienti, di una donna con un sorprendente "discernimento degli spiriti", una donna che forse più di ogni altra ha compreso il mistero dell'abbandono del Figlio da parte degli uomini e di Dio, di una donna che sapeva fino in fondo cosa significasse cum papa e sub papa, senza essere papolatra. Una donna che non ha più posto alcuna difesa all'avvicinarsi del Dio dell'amore gratuito.
Parlo di una donna che è stata medico con tutto il cuore per i suoi pazienti, di una donna con un sorprendente "discernimento degli spiriti", una donna che forse più di ogni altra ha compreso il mistero dell'abbandono del Figlio da parte degli uomini e di Dio, di una donna che sapeva fino in fondo cosa significasse cum papa e sub papa, senza essere papolatra. Una donna che non ha più posto alcuna difesa all'avvicinarsi del Dio dell'amore gratuito.
Roberto, un piccolo amico di Gesù
Lutero, maestro impossibile? (1.11.16)
Basta che il Santo Padre faccia un'azione ecumenica, come quello di ieri in Svezia, che arrivano i soliti professori, sponsorizzati da molte gente anche di CL, per dire il contrario, in questo caso che Lutero è un maestro impossibile, eretico, etc.
Non ho tempo per rispondere ai singoli argomenti, a parte al fatto che io stesso ho delle obiezioni contro il mio fratello Lutero, ma credo che sia importante usare il metodo ben espresso da un filosofo latino americano, che dice di cercare sempre il momento di verità anche nell'errore.
Per il giusto atteggiamento nel dialogo con i fratelli luterani consiglio di leggere la dichiarazione comune firmata ieri.
Per quanto riguarda CL: Se la maggioranza dei ciellini pensasse le cose che sono espresse in pagine come "in Movimento" (come qualcuno pensa), ciò vorrebbe dire che il Movimento ha fallito completamente nel suo lavoro di educazione ecclesiale: questo sarebbe per Sant' Ignazio un motivo tra i più veri, per rimanerci.
Ci rimango, seguendo don Carròn, che segue il papa e pregando per questi fratelli arrabbiati con tutto, per esempio anche con Lutero.
Adesso vado alla Santa Messa "Omnium Sanctorum", che da noi nella diaspora è alla sera.
Roberto, un piccolo amico di Gesù
PS Se non fosse tragico sarebbe abbastanza comico che le critiche de facto e de iure al papa sono il frutto più delirante della modernità criticata: cioè della critica per la critica.
A me piacciono le zucche di Halloween - Buona festa di tutti i santi! (1.11.16)
Lo so che per certi lettori tradizionalisti e come se stessi dicendo pubblicamente di essere omosessuale (cosa che non sono, almeno credo), ma a me piacciono le zucche di Halloween, forse perché vivo in un posto dove l'inverno fa buio molto presto. Ieri potevo dire i primi "Vespri" della solennità "Omnium Sanctorum", che ho pregato in lingua latina, prima delle cinque del pomeriggio, al tramonto.
Per molti giovani è un modo di stare insieme e se uno dicesse che per motivi di fede non vuole venire ad una party di Halloween, non comunicherebbe null'altro che di essere strano e contro qualcuno, non di essere per Cristo.
C.S.Lewis, che era sicuramente per Cristo, ha saputo integrare nel suo Narnia tanta mitologia, basta leggerlo o leggerlo ai bambini.
Noi, quando i nostri due bambini erano piccoli, abbiamo messo sul davanzale della finestra le zucche. Abbiamo letto loro anche tutta Narnia!
Qui nella foto si vede una zucca che ha fatto mia figlia l'altro giorno.
Entrambi (i miei figli) vanno alla Santa Messa - per gratia! - e sono cattolici. E comprendono che solo l'Agnello immolato e vincitore può aprire il libro con i sette sigilli (lettura di Ap. 5 proposta nel "ad officium lectionis").
Per molti giovani è un modo di stare insieme e se uno dicesse che per motivi di fede non vuole venire ad una party di Halloween, non comunicherebbe null'altro che di essere strano e contro qualcuno, non di essere per Cristo.
C.S.Lewis, che era sicuramente per Cristo, ha saputo integrare nel suo Narnia tanta mitologia, basta leggerlo o leggerlo ai bambini.
Noi, quando i nostri due bambini erano piccoli, abbiamo messo sul davanzale della finestra le zucche. Abbiamo letto loro anche tutta Narnia!
Qui nella foto si vede una zucca che ha fatto mia figlia l'altro giorno.
Entrambi (i miei figli) vanno alla Santa Messa - per gratia! - e sono cattolici. E comprendono che solo l'Agnello immolato e vincitore può aprire il libro con i sette sigilli (lettura di Ap. 5 proposta nel "ad officium lectionis").
Roberto, un piccolo amico di Gesù!
La cosa più bella di ieri? Per me l'abbraccio fra Francesco e l'arcivescovo luterano Antje Jackelen nella cattedrale di Lund.
Eccoli qui.
Si può essere amici anche se in passato non si è andati d'accordo. Si può essere insieme anche se su alcune cose non si hanno le stesse opinioni.
Non c'è nulla da temere, ci sono solo tante cose da scoprire in chi coltiva un orto non in tutto e per tutto uguale al proprio. (Paolo Rodari) (1.11.16)
Eccoli qui.
Si può essere amici anche se in passato non si è andati d'accordo. Si può essere insieme anche se su alcune cose non si hanno le stesse opinioni.
Non c'è nulla da temere, ci sono solo tante cose da scoprire in chi coltiva un orto non in tutto e per tutto uguale al proprio. (Paolo Rodari) (1.11.16)
Il momento di verità della riforma (1.11.16)
Caro Alver,
è molto interessante ciò che dice Alberto Methol Ferré, in primo luogo per il suo metodo elementare di non vedere mai un errore senza un momento di verità, ma anche per il momento specifico che sottolinea come momento di verità nella "riformazione".
Nel mio articolo non è ho sottolineato un altro, ma quello di Methol Ferré è decisivo. Anche la questione della grazia senza la dimensione del popolo sacerdotale corre il rischio di diventare solo una questione per elite intellettuali.
Comunque io agisco sempre in questo modo, cioè come parte di un popolo sacerdotale libero. (...) In me, a parte il riconoscimento interiore e di confessione del primato di Pietro, non vi è nulla di clericale.
Tuo, Roberto
è molto interessante ciò che dice Alberto Methol Ferré, in primo luogo per il suo metodo elementare di non vedere mai un errore senza un momento di verità, ma anche per il momento specifico che sottolinea come momento di verità nella "riformazione".
Nel mio articolo non è ho sottolineato un altro, ma quello di Methol Ferré è decisivo. Anche la questione della grazia senza la dimensione del popolo sacerdotale corre il rischio di diventare solo una questione per elite intellettuali.
Comunque io agisco sempre in questo modo, cioè come parte di un popolo sacerdotale libero. (...) In me, a parte il riconoscimento interiore e di confessione del primato di Pietro, non vi è nulla di clericale.
Tuo, Roberto
Nel 2007, alla vigilia della V Conferenza generale dell’episcopato latinoamericano ad Aparecida, in Brasile, che inaugurerà Benedetto XVI e concluderà Bergoglio con il documento di sintesi che già preannuncia le grandi linee del suo pontificato, il filosofo e storico uruguayano Alberto Methol Ferré – ben noto all’arcivescovo di Buenos Aires e futuro Papa Francesco – contribuirà al dibattito dell’assise con le riflessioni raccolte nel libro “L’America Latina del secolo XXI” (Marietti, 2006) ripubblicato nel 2014 da Cantagalli con il prologo “Più attuale che mai” del dott. Guzmán Carriquiry Lecour, vice-presidente della Pontificia commissione per l’America Latina e un nuovo capitolo dal titolo “Affinità elettive di un Papa e un filosofo”.
Pubblichiamo il frammento del capitolo III “Apogeo e crisi della modernità” per la pertinenza delle riflessioni che vi si svolgevano con il Viaggio ecumenico in Svezia di Papa Francesco per i 500 anni della Riforma nella linea dell’attuazione del Concilio
(Alver Metalli)
(11.11.2016) "Solo la tradizione è rivoluzionaria", "le zucche 🎃 comprate al mercato volano". Tra queste due frasi per l'uomo d'oggi non vi è alcuna differenza.
(11.11.17) Sul “pro multis”:
(Alver Metalli)
(11.11.2016) "Solo la tradizione è rivoluzionaria", "le zucche 🎃 comprate al mercato volano". Tra queste due frasi per l'uomo d'oggi non vi è alcuna differenza.
(11.11.2016) Sulla distruzione dell'egosimo
Huysburg. Dopo l’ elezione di Donald Trump è accaduta una rottura.
In primo luogo in me, perché come spiega bene Walker Percy, ho scoperto una certa nostalgia, curiosità e gioia per la distruzione. La distruzione è l’altra faccia del egoismo collettivo. Perché di questo si tratta. Se una persona come Donald Trump mobilità più energie - non in me! - che il Santo Padre, tra cattolici, anche se fossero solo una minoranza rumorosa, ciò mi mette in „crisi“ (giudizio). Ma è chiaro che un mondo che vive di autori come certi giornalisti, che anche quando dicono una parte della verità, espandono solamente e primariamente il loro ego malato nella psiche e nello spirito, non può negli anni che accadere un’interiorizzazione di criteri che sono semplicemente malati: che il Signore possa raggiungere la loro anima (e la mia). A livello di politica diciamo più del giorno il cardinal Parolin ha indicato la via di comportamento nei confronti del nuovo presidente degli USA, tanto più che l’alternativa a lui, la signora Clinton, che ha contribuito a mettere nel caos la regione siriana - caos e violenza che ora Putin rafforza in modo tremendo nella martoriata città di Aleppo - non ha contribuito ad aver fiducia in lei. Non menziono la sua posizione riguardo all’aborto, che è anche terribile. Credo che l’altro candidato democratico, Sanders, sarebbe stata una buona soluzione, come ha accennato Vittadini l’altro giorno. Con la Clinton non sono sicuro neppure che vi sarebbe stato un miglioramento nell’ambito del rafforzamento dei tentativi di Obama di rendere sociale la sfera della salute negli USA.
Roberto, un piccolo amico di Gesù
(12.11.2016) Corrispondenza ciellina e d'intorni
(12.11.2016) Corrispondenza ciellina e d'intorni
Caro (...),
(...)
Non ho neppure un problema con l'idea che si è fatta Tua moglie della questione Trump/Clinton. Probabilmente uno dei miei amici più cari, americani, la pensa anche così. Sebbene un altro caro amico, che vive a San Francisco, padre domenicano, mi ha detto che Trump ha rovinato il meglio di ciò che c'era nella politica pro famiglia dei Repubblicani.
Io non voglio avere nulla a che fare con gente come (...), che stanno distruggendo l'opera di don Giussani, sotto la bugia che don Carrón non dia giudizi precisi.
Io poi mi sono informato sul Referendum e voterò si, ma non sento nessuna spinta missionaria perché lo faccia Tu. Né ho intenzione di scambiare opinioni su questo tema a livello privato qui in Fb/ Messaggi.
Da ora in poi sarò molto selettivo nelle mie risposte a ciò che mi scrivi. O ne vedo un aiuto per il mio cammino a Cristo o non rispondo.
Scusa la durezza. Poi comunque nella mia bacheca ci sono spesso giudizi anche di politica che non ho tempo di ripetere in lettere private.
Ti abbraccio in Cristo e Maria santissima, Roberto
(...)
Non ho neppure un problema con l'idea che si è fatta Tua moglie della questione Trump/Clinton. Probabilmente uno dei miei amici più cari, americani, la pensa anche così. Sebbene un altro caro amico, che vive a San Francisco, padre domenicano, mi ha detto che Trump ha rovinato il meglio di ciò che c'era nella politica pro famiglia dei Repubblicani.
Io non voglio avere nulla a che fare con gente come (...), che stanno distruggendo l'opera di don Giussani, sotto la bugia che don Carrón non dia giudizi precisi.
Io poi mi sono informato sul Referendum e voterò si, ma non sento nessuna spinta missionaria perché lo faccia Tu. Né ho intenzione di scambiare opinioni su questo tema a livello privato qui in Fb/ Messaggi.
Da ora in poi sarò molto selettivo nelle mie risposte a ciò che mi scrivi. O ne vedo un aiuto per il mio cammino a Cristo o non rispondo.
Scusa la durezza. Poi comunque nella mia bacheca ci sono spesso giudizi anche di politica che non ho tempo di ripetere in lettere private.
Ti abbraccio in Cristo e Maria santissima, Roberto
PS Ho letto che anche ad Aleppo hanno tirato un sospiro di sollievo per la non elezione della Clinton.
(12.11.16) Sul senso della Tradizione cristiana
È sempre di grande aiuto andare alle fonti della tradizione cristiana, non per porre questa tradizione in contraddizione con altro, ma per imparare a vivere. Uno sguardo anche veloce, ma non superficiale, all’inizio della regola di san Benedetto rivela una dimensione „elementare“ dell’atteggiamento cristiano: la prima frase dice: ascolta figlio mio l’istruzione del maestro. In primo luogo si tratta sempre di un ascolto! Non vi è nessuna frase, neppure nella rete, che non nasca da un ascolto, se vuole essere cristiana. Dall’ascolto di un maestro. Noi siamo in primo luogo figli, maestri alcuni lo diventano perché chiamati a questo compito. Un figlio non è un „minorenne dello spirito“. L’obbedienza cristiana è una scuola di maturazione. Attraverso l’obbedienza si diventa maturi, donne e uomini adulti! Ma in primo luogo siamo figli obbedienti! (Prologo). Siamo figli che non curano lo zelo cattivo di essere sempre meglio degli altri come ho già ricordato ieri rinviando al numero 72 della regola di san Benedetto. Il numero 35 che in una edizione a cura della conferenza degli abati austriaci o forse di lingua tedesca è proposto come meditazione del giorno, riguarda il servizio settimanale in cucina. All’inizio del servizio, chi lo terrà si inchina profondamente nell’oratorio davanti ai fratelli, come ha fatto papa Francesco all’inizio del suo servizio petrino. Questo gesto è accompagnato alla preghiera: „Dio vieni in mio aiuto, Signore vieni presto ad aiutarmi“, ripetuta tre volte.
(13.11.16) Lo so che alcuni pensano che non sono coerente. Parlo di amore gratuito per tutti e dico che forse Socci è un eretico.
(13.11.16) Lo so che alcuni pensano che non sono coerente. Parlo di amore gratuito per tutti e dico che forse Socci è un eretico.
Ovviamente spero anche per Antonio! Non è questo però il mio problema più grande. Io non sto al di sopra del giudizio universale e l'unica persona per cui temo è la mia persona, per gli altri vale che spero per tutti.
Sperare per tutti non vuol dire non identificare che una persona è forse eretica, ma il fatto che lui sia eretico ora e danneggi la Chiesa ORA non significa che io non lo ami o che io vada in cielo e lui no. Solo lui e la sua gente hanno i giudizi categorici ed escatologici sugli altri.
Sperare per tutti non vuol dire non identificare che una persona è forse eretica, ma il fatto che lui sia eretico ora e danneggi la Chiesa ORA non significa che io non lo ami o che io vada in cielo e lui no. Solo lui e la sua gente hanno i giudizi categorici ed escatologici sugli altri.
Poi vedo che in CL (non so dire se sia una maggioranza o una minoranza) certi autori hanno più valore dei testi del carisma e di chi lo guida. I giudizi innamorati o legittimanti per Salvini o per Trump sono un libro aperto.
E tempo di un giudizio! Non escatologico, ma storico! Il tentativo di don Giussani di educare il suo popolo a leggere e meditare la Bibbia ed obbedire sinceramente al papa, GIUDICANDO QUELLO CHE SI LEGGE NELLA RETE, sembra fallito!
Un motivo per rimanere dento CL! Anche Ignazio prima di fondare la Compagnia volevo entrare in un ordine sconquassato perché attraverso questo ordine voleva servire Gesù!
Roberto, un piccolo amico di Gesù!
PS
Vorrei specificare una cosa: il problema in CL non riguarda una minoranza è una confusione terribile e degenerante a tantissimi livelli (è un'intuizione, non un'affermazione scientifica, ma basata su tante cose che vedo).
(20.11.16)
C'è una prova dirompente che Dio esiste: Mozart !
(21.11.16) Misericordia et misera sono le due parole che sant’Agostino utilizza per raccontare l’incontro tra Gesù e l’adultera (cfr Gv 8,1-11). Non poteva trovare espressione più bella e coerente di questa per far comprendere il mistero dell’amore di Dio quando viene incontro al peccatore: «Rimasero soltanto loro due: la misera e la misericordia».[1] Quanta pietà e giustizia divina in questo racconto! Il suo insegnamento viene a illuminare la conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia, mentre indica il cammino che siamo chiamati a percorrere nel futuro.
(20.11.16)
C'è una prova dirompente che Dio esiste: Mozart !
(21.11.16) Misericordia et misera sono le due parole che sant’Agostino utilizza per raccontare l’incontro tra Gesù e l’adultera (cfr Gv 8,1-11). Non poteva trovare espressione più bella e coerente di questa per far comprendere il mistero dell’amore di Dio quando viene incontro al peccatore: «Rimasero soltanto loro due: la misera e la misericordia».[1] Quanta pietà e giustizia divina in questo racconto! Il suo insegnamento viene a illuminare la conclusione del Giubileo Straordinario della Misericordia, mentre indica il cammino che siamo chiamati a percorrere nel futuro.
Papa Francesco
(21.11.16) Papa Francesco
(21.11.16) Papa Francesco
Ci sono due possibilità se uno non comprende che questo Papa è una vera rivoluzione per la Chiesa cattolica. O non si ha la minima idea di cosa/chi sia la Chiesa cattolica (questo è perdonabile) oppure si ha un idea, ma si confonde la Presenza di Cristo, che è nel cuore della Catholica, con una dottrina astratta (questa seconda possibilità è più difficile da perdonare). Gesù è la Torà stessa, dice Benedetto XVI. Se poi infine uno non appartiene a nessuna Chiesa, ma ama il Papa: questo è un vero dono di Dio!
(22.11.16) C’è un motivo per cui mi piacerebbe ora essere un cardinale: poter promettere quo ministerio la mia fedeltà al Papa, fino al sangue!
(23.11.16) La cosa più pericolosa nel chiacchierio di Fb è l'incapacità di riconoscere un maestro. Perle gettate ai maiali.
Chi legge la "Misericordia e misera" del Papa dalla reazione dei giornali ha un problema di IQ e di bontà mancante.
(25.11.2016) L'Amare vuole a volte un giudizio molto duro!
(22.11.16) C’è un motivo per cui mi piacerebbe ora essere un cardinale: poter promettere quo ministerio la mia fedeltà al Papa, fino al sangue!
(23.11.16) La cosa più pericolosa nel chiacchierio di Fb è l'incapacità di riconoscere un maestro. Perle gettate ai maiali.
Chi legge la "Misericordia e misera" del Papa dalla reazione dei giornali ha un problema di IQ e di bontà mancante.
(25.11.2016) L'Amare vuole a volte un giudizio molto duro!
(11.11.17) Sul “pro multis”:
Il "per tutti" non mi pare che corrisponda al testo del NT. Era piuttosto l'opzione derivata da un cristocentrismo radicale, metafisico. Quello per cui la grazia è proprietà di tutti. Il "per molti" ripristina il fatto che la grazia è dono, dono che presuppone la libertà di accettazione o meno.
Anche su questo Benedetto XVI e Papa Francesco sono d’accordo!
(23.11.16) Chi legge la "Misericordia e misera" del Papa dalla reazione dei giornali ha un problema di IQ e di bontà mancante.
21.11.17 Può darsi che l'era della Merkel sia finita. Tutto finisce. Dirlo ora è solo wishful thinking.
L'esperto di economia Giacché dice che dobbiamo "cominciare a chiederci se l'evidente disfunzionalità delle regole europee sia frutto del caso o no, e se comunque non si debba preferire all'ideologia europeista uno sguardo un po' più sobrio e disincantato su questa Unione Europea dalle regole così asimmetriche e caratterizzata da processi di decisione così poco democratici e trasparenti". L'intervista, fatta bene , ha secondo me due punti deboli nelle risposte di Giacché, anche se vede bene il ruolo che vuole giocare la FDP. In primo luogo è wishful thinking: io non sono per nulla convinto che la Merkel non c'è la faccia e in secondo luogo contraddice l'idea cattolica, come ho spiegato questa mattina, spiegando una parte del nuovo libro di Massimo Borghesi suol Papa, di una tensione polare tra ideale e realtà politica del giorno. Non è vero che un'ideale europeo è immediatamente una "ideologia europeista" e non è vero che il voler superare le disfunzioni di certe regole europee debba essere necessariamente posto in quel modo e cioè come alternativa di fatto all'ideale.
(29.11.17)
(23.11.16) Chi legge la "Misericordia e misera" del Papa dalla reazione dei giornali ha un problema di IQ e di bontà mancante.
21.11.17 Può darsi che l'era della Merkel sia finita. Tutto finisce. Dirlo ora è solo wishful thinking.
L'esperto di economia Giacché dice che dobbiamo "cominciare a chiederci se l'evidente disfunzionalità delle regole europee sia frutto del caso o no, e se comunque non si debba preferire all'ideologia europeista uno sguardo un po' più sobrio e disincantato su questa Unione Europea dalle regole così asimmetriche e caratterizzata da processi di decisione così poco democratici e trasparenti". L'intervista, fatta bene , ha secondo me due punti deboli nelle risposte di Giacché, anche se vede bene il ruolo che vuole giocare la FDP. In primo luogo è wishful thinking: io non sono per nulla convinto che la Merkel non c'è la faccia e in secondo luogo contraddice l'idea cattolica, come ho spiegato questa mattina, spiegando una parte del nuovo libro di Massimo Borghesi suol Papa, di una tensione polare tra ideale e realtà politica del giorno. Non è vero che un'ideale europeo è immediatamente una "ideologia europeista" e non è vero che il voler superare le disfunzioni di certe regole europee debba essere necessariamente posto in quel modo e cioè come alternativa di fatto all'ideale.
(29.11.17)
Hegel e il Santo Padre
Mi scrive un amico: "Una delle cose che dice un sacerdote e che mi ha colpito è che è che noi europei siamo in fondo tutti figli di Hegel e ci lasciamo definire da chi è il nostro nemico compresi i cattolici almeno come modo di pensare come schema mentale mentre gli americani sono estranei a questo schema mentale, specialmente sudamericani.... credo che questa sia una chiave di lettura importante anche su tutto il discorso dei valori non negoziabili".
Caro (...)
Il libro di Massimo Borghesi appena uscita dalla Jaca Book sulla biografia intellettuale di Papa Bergoglio, fa vedere che il Santo Padre si distanzia coscientemente da Hegel. Il suo linguaggio semplice è il primo grande atto di santità e di umiltà di questo uomo che conosce bene anche il meglio della teologia e della filosofia del ventesimo secolo!
Tuo, Roberto
(3.1.18)
(3.1.18)
Sulle competenze
Un campo di addestramento neonazista è indistinguibile, dal punto di vista delle competenze da acquisire, da un corso di assistenza infermieristica. Per entrambi gli ambiti vale che uno specialista: lavora in modo indipendente, si assume responsabilità, reagisce in modo flessibile, reagisce con competenza in situazioni di emergenza, ha competenza sociale, appare fiducioso, ha empatia, padroneggia i diversi passi nel suo lavoro e si basa su una buona conoscenza specialistica (Volker Ladenthin)
(5.1.18)
(5.1.18)
Su Papa Francesco
Ho seguito una traccia del padre Antonio Spadaro SJ. Ho letto con profitto in questi tempi: il beato Faber SJ (Memoriale), padre Przywara SJ (uno scritto su Eucarestia e lavoro del 1917) e Dostoevskij (Le memorie del sottosuolo). In questo modo si impara a comprendere il Papa. I giudizi idioti, anche di vescovi, sul Papa, invece sono segno solo di sonora imbecillità.
(28.1.18)
Il dramma di una "teologia politica" (che dice di difendere la famiglia) si sta prendendo di nuovo in possesso di parti del mondo cattolico, che avrebbe le carte in regola per fare una reale "critica della teologia politica" (Massimo Borghesi), ma che purtroppo si fida dei "potenti di questo mondo", invece che del dono del cielo, Papa Francesco. La frase di Salvini è politicamente un disastro ed anche filosoficamente. Politicamente perché il nesso causale tra lo sbarco di un immigrato e il disastro demografico è una bugia populista. Perché l'attenzione per la classe media non deve avere come nemico l'attenzione alla povertà, ma la ricchezza smisurata di alcune élite. Filosoficamente perché l'essere finito stesso è unità di povertà e ricchezza. In sé l'essere finito non è niente, quindi del tutto povero, addirittura non sussistente (dice Tommaso non Graziotto), ma è come dono gratuito del tutto ricco perché le sostanze (pietre, animali, uomini) sono sussistenti proprio in forma di questo dono ontologico. Una politica che voglia negare questa dimensione ontologica dell'essere finito non può che fallire, perché l'ontologia è più concreta dello pseudo realismo della "teologia politica". Che Dio ci aiuti.
(28.1.18)
Il dramma di una "teologia politica" (che dice di difendere la famiglia) si sta prendendo di nuovo in possesso di parti del mondo cattolico, che avrebbe le carte in regola per fare una reale "critica della teologia politica" (Massimo Borghesi), ma che purtroppo si fida dei "potenti di questo mondo", invece che del dono del cielo, Papa Francesco. La frase di Salvini è politicamente un disastro ed anche filosoficamente. Politicamente perché il nesso causale tra lo sbarco di un immigrato e il disastro demografico è una bugia populista. Perché l'attenzione per la classe media non deve avere come nemico l'attenzione alla povertà, ma la ricchezza smisurata di alcune élite. Filosoficamente perché l'essere finito stesso è unità di povertà e ricchezza. In sé l'essere finito non è niente, quindi del tutto povero, addirittura non sussistente (dice Tommaso non Graziotto), ma è come dono gratuito del tutto ricco perché le sostanze (pietre, animali, uomini) sono sussistenti proprio in forma di questo dono ontologico. Una politica che voglia negare questa dimensione ontologica dell'essere finito non può che fallire, perché l'ontologia è più concreta dello pseudo realismo della "teologia politica". Che Dio ci aiuti.
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