Come stare oggi nel Movimento di Comunione e Liberazione?
Cara (...),
mi chiedo anch'io come stare e perché rimango in CL. Una CL in cui, come dice sempre Bruno Brunelli da un certo punto, hanno svolto un ruolo "maestri" che non hanno nulla a che fare con il carisma donato dal cielo a don Giussani. Gli esempi che fai tu: un articolo di Tempi che vuole educare Greta, la ragazza svedese, che ieri ha portato tanti giovani in piazza, per protestare finalmente non su un tema "egoistico" (un alternativa per la Germania, una alternativa per l'Italia...), ma in difesa della "nostra casa comune" (Papa Francesco) o la raccolta di firme perché il governo italiano non tolga il patrocinio per il Congresso mondiale delle famiglie, sono semplicemente la dimostrazione che Bruno ha ragione.
Ho messo dai "Contadini di Peguy"una foto ed un breve commento sugli incontri di ieri in piazza (che in primo luogo ho seguito come pedagogo) ed un ciellino, vede gli ombrelli (ieri a Colonia pioveva) e parla del tempo (in Italia non piove), insomma non ritiene neppure degno di una certa attenzione che tanti giovani siano stati ieri un reale segno di speranza. Forse, nella sua osservazione, c'era anche una punta ironica: io mi occupo davvero del clima, non quei cretini. Io nella rete mi sento spesso inferiore psicologicamente a questa gente, che sa gestire meglio le sue emozioni di me (1).
Ieri avevo messo un commento di Riccardo Cristiano sulla primavera araba, che ora si è risvegliata in Algeria. SI può ovviamente avere anche un'altra idea della mia o di Riccardo, ma essa viene considerata dai ciellini come se tu fossi del tutto matto. La causa sono giornali come Tempi and co. che hanno dato per decenni una interpretazione della politica che per esempio non ci permette di comprendere quasi nella di ciò che dice il Papa che viene dal sud del mondo. Il suo dialogo con l'Islam, etc. Anche nel caso di quel post ho fatto un errore psicologico nel rispondere a chi "dialogava" con me e così lei ne è uscita "vincitrice" ed io che gente come Assad la odia, come un imbecille. Va bene così: la mia accettazione della sconfitta psicologia nella gestione delle mie emozioni sia il mio modo di "amare" chi mi ritiene un imbecille.
La cosa più grave, in questi anni, è stata la reazione al Papa in quel 7.3.15 in cui - non chi guida - ma tantissimi in rete hanno fatto dell'intervento del Papa un oggetto di gossip (lo stesso gossip che ha portato l'arcivescovo Viganò a chiedere le dimissione del Papa; le posizioni pseudo concilianti con Papa Francesco, in attesa che muoia al più presto, sono forse ancora più diaboliche). Qualche giorno fa ho pubblicato un post nel mio blog sui Memores è sono stato immediatamente accusato di fare gossip; cosa non vera. C'è stato uno scontro fortissimo, causato da alcuni Memores, ma tutto dovrebbe rimanere segreto per non causare chiacchiericcio (2). Questa è sfacciataggine pura: il chiacchiericcio lo causano tanti Memores in rete e tanti altri di CL. Se il piccolo Davide dalla Germania dell'est protesta con il Goliath lombardo viene trattato come un imbecille pericoloso, come se fosse lui la causa del gossip. Ed anche gli amici raramente lo prendono sul serio. Una memores mi ha scritto perché eliminassi il mio post, quanto le ho detto le mie ragione, per cui non mi è possibile farlo, è sparita. Va bene così, forse ha lei stessa difficoltà a gestire emozionalmente la questione.
Perché rimango e come rimango? Perché me lo ha chiesto Balthasar alla sua tomba affidandomi a Giussani. Perché ho trovato alcuni amici con cui stiamo facendo i "Contadini di Peguy", nelle spirito di chi fa il cristianesimo, nella modalità della "passività" di cui ha parlato qualche giorno fa il Papa, invece che di analizzare il mondo (3). Poi perché ho qualche amico in Germania. Perché con i discepoli chiedo a Gesù: dove andare, solo tu hai parole di vita eterna e tu mi hai consegnato a questa forma di appartenenza. Allo stesso tempo, però, segui quello che ti chiede il Signore e non è detto che sia la stessa cosa. Quel "perché nessuno se ne vada" di Chieffo l'ho sentito sempre come "patetico" - noi non siamo gli unici!
Tuo, Roberto
PS Mi ha scritto un'altra amica leggendo il mio post:
Ciao Roberto, ho letto il tuo post sulle motivazioni per cui tu rimani di cl. Ma io che non ho quelle motivazioni e sono in un momento di confusione assoluta, anche per il rapporto con (...). Perche' secondo te dovrei rimanere? Scusa lo so che tu poi dirmi che lo devo sapere io il perche' ma mi e ' venuto spontaneo chiedertelo.
Ecco la mia risposta:
(1) La persona a cui mi riferisco mi ha fatto notare che l'ho capita male; per onestà intellettuale riporto lo scambio di battute nel post pubblico dai Contadini:
È difficile capire i tuoi spunti . Non capisco perché additi il mio commento . Ho messo tra i primi il Like al tuo post, essendo lieto di questa mobilitazione giovanile ; pensavo fosse sufficiente ad esprimermi sul punto. Poi ho fatto una considerazione sulla tua foto che era del tutto spontanea e non vedo come possa essere considerata esternazione di senso di superiorità . Buona giornata
A cui ho risposto:
Chiedo scusa se questa volta mi sono sbagliato (non avevo visto il "mi piace"), solo la tua osservazione; anche questo è un errore da parte mia, come spesso ne ho fatto nel "non dialogo" con te; ma quasi tutte le discussioni con te, erano discussioni tra due parallele che nel sistema astratto euclideo non si incontreranno mai. Che io mi sia sbagliato in questo dettaglio non toglie nulla a tutte le mie osservazioni; ma a te basta l'errore di questo dettaglio - e ne farò migliaia di tale errori - per non capire i miei spunti. Visto la tua gestione ottima di questi "non dialoghi" ho deciso di non parlare più con te (non sono un masochista), ma visto che adesso mi sono davvero sbagliato, ho voluto chiedere scusa. Buona giornata!
(2) Questo è il mio stile solito, non molto utile per un chiacchiericcio: https://graziotto.blogspot.com/2019/03/ave-maria-una-nota-di-filosofia-orante.html
(3) Noi Contadini abbiamo un'analisi del mondo e della Chiesa, che è nata di dialogo con tanti autori come Andrea Tornielli, Gianni Valente e Massimo Borghesi, autori che sono stati presi sul serio da Don Carrón, ma mi chiedo da quante persone ancora nel nostro Movimento. Il mio personale dialogo filosofico, come sai, è con Ferdinand Ulrich.
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