mercoledì 13 marzo 2019

L'unico ordine dello Spirito è il seguente: "consiste nella totale mancanza di sicurezza" - dal gruppo "chiuso" in Fb dedicato ad Adrienne von Speyr:

Dal gruppo "chiuso" dedicato ad Adrienne von Speyr: 
L'unico ordine dello Spirito è il seguente: "consiste nella totale mancanza di sicurezza". 
Adrienne von Speyr, I discorsi polemici, edizione tedesca Einsiedeln, 1949. Si tratta del commento per la meditazione dei capitoli 6-12 del Vangelo di San Giovanni.
In dialogo con #AdriennevonSpeyr
Preghiera (io ho scelto questa, che è fondamentalmente quella che Ignazio di Loyola chiede di ripetere sempre all'inizio di una giornata di esercizi; il santo spagnolo ci tiene che la preghiera sia sempre la stessa, però per te che leggi non deve essere questa mia).
Da Te, o Dio, nostro Signore chiedo la grazia,
che tutte le mie intenzioni, azioni ed tutti i miei interessi,
siano ordinati semplicemente al Tuo servizio e per la gloria
della Tua divina maestà e del Tuo divino amore.
Amen!
6,
[63] È lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. 
Questa è la prima grande polemica del NT: spirito di vita versus carne, che non giova a nulla. Quella tra Paolo e Pietro in Galati 2 è conseguenza di questa. 
La carne ha bisogno di sicurezze: del cibo, una casa, una certa ricchezza e nella Chiesa delle regole o dei "bollini" in modo da sentirsi sicuri. Ma Cristo, donandoci il suo Spirito, ci invita solamente a far cadere ogni sicurezza della carne che non giova a nulla (quello che ultimamente ho chiamato il "sistema", il "sistema della carne che non giova a nulla"). Se non si vuole vivere sotto la spada di Damocle, della perdita della casa, del cibo, della vista, del bollino ecclesiale, ci si puro fidare solo di Lui! Egli è la mia unica certezza! 
Don Giussani ci ha insegnato in tutto il Percorso, dal "senso religioso" fino al "perché la Chiesa", una cosa unica - questa davvero unica, una sua specificità: Cristo si incontra in un'esperienza! I criteri di verifica di questa esperienza, non sono esterni ad essa, ma a lei intimi! Adrienne nel suo grande commento al Vangelo di Giovanni, il discepolo dell'amore, ci fa vedere che dobbiamo fidarci solo di Lui, discernere solo in Lui ed evitare ogni "installazione" nella carne, che non giova a nulla. 
"La carne si trova bene in ciò che è limitato; ma noi non dobbiamo mai permettere al nostro spirito di andare in questo tipo di carcere, che la nostra carne cerca con insistenza" (Adrienne). Se facciamo sul serio in questo - subiremo degli attacchi da parte di chi invece cerca solo la sicurezza della carne, senza saper distinguere e discerne che vi è carne e carne - quella di Cristo viene dallo Spirito, l'altra, anche se non possiamo liberarcene immediatamente (per esempio dobbiamo urinare...) non giova a nulla. 
L'ordine della carne che non serve a nulla di fondamentale ha un certo suo senso: la vista per esempio mi permette di scrivere questo pezzo, il formale assenso ad una mia opera mi può confermare nel mio cammino teodrammatico al Signore, "ma l'ordine della carne deve sottostare a quello dello Spirito, cosi tanto che il peso di esso non deve essere quasi percepito". 
Quando Thomas Mann nei suoi diari ci racconta anche le sue sedute al cesso da troppo peso all'ordine della carne. Ovviamente è importante andare a gabinetto, ma questo lo si può lasciare anche come alcunché che non è necessario raccontare. 
Ma parliamo di altro. Quando per esempio un dicastero ecclesiale esercita il suo legittimo servizio di sorveglianza, non sta lavorando secondo l'ordine dello Spirito, ma della carne e quindi dovrebbe fare ciò nel modo più discreto possibile: "questi semplici leggi (di sorveglianza o di governo, per esempio), che sono chiare a tutti, si dovrebbe poterle seguire in modo del tutto semplice, ovvio e senza far rumori" (Adrienne). Quando esse diventano dominanti corrono il rischio di far tacere la voce dello Spirito. 
Non si può chiedere alla carne di fare delle prestazioni eccezionali: né nel senso del piacere né nel senso dell'ascesi. Anche la quaresima non è una prestazione eccezionale della carne. Si dovrebbe fare solo ciò che serve allo Spirito. Quando si mette troppo il peso nella sorveglianza della carne, si corre il rischio di dimenticare l'unica legge dello spirito, che "consiste nella totale mancanza di sicurezza". 
Non bisogna mai mortificare lo Spirito, che dona carismi ecclesiale e personali, perché esso è sempre ricolmo - quando vive di un'amorosa obbedienza a Pietro - di quel desiderio di Dio, della vitalità di Dio, che è il-sempre-più-grande! La filosofia, quando è vera, vive sempre al servizio dello Spirito che da la vita, delle parole del Figlio che ci insegna, inviandoci lo Spirito, il movimento della nostra vita dal Padre al Padre. Queste parole di Gesù sono sempre vita e spirito e non ingabbiano mai Dio né in una gnosi né in una nostra azione pelagiana. 
Adrienne, come Agostino dice con ragione: se l'uomo comprendesse, ciò che avrebbe compreso non sarebbe comunque Dio! Che è "id quod maius cogitari possit"! Aiutaci a cedere, Dio! In modo che la nostra unica e reale "difesa" sia la totale capitolazione al tuo amore gratis! 
Roberto, un piccolo amico di Gesù

Nessun commento:

Posta un commento