mercoledì 20 giugno 2018

La Destra cattolica è una forma di riduzione sociologica del cristianesimo - cosa ne è del "santo popolo fedele di Dio?"

Lipsia. La Destra cattolica è una forma di riduzione sociologica del cristianesimo e dell'uomo. Nel suo famoso libro che porta il titolo "Solo l'amore è credibile" Hans Urs von Balthasar presentava due forme di riduzione del cristianesimo: quella antropologica e quella cosmologica. La riduzione sociologica è una sotto forma di quella antropologica. Ciò non vuole dire che ogni identificazione sociologica della Chiesa sia una riduzione di per sé. Nella riduzione sociologica però l'uomo e la sua comprensione di Cristo vengono ridotte a categorie sociologiche pure, più o meno complesse, e così l'esistenza di un uomo che prenda sul serio l'Amore gratis di Cristo viene negata a priori. Il cattolicesimo per la destra cattolica è utile come forma sociale, oppure è spazzatura. 

La destra cattolica ragiona sempre sui "dati della realtà" che non non vedi come "propri" ma come fati puri e crudi e non le viene in mente che potrebbero essere anche interpretazioni. L'assolutizzazione e solo-ripetizione della frase di A. Carrel all'inizio del "Senso religioso" corre il rischio così di squalificare ogni forma di riflessione filosofica, che permette tra l'altro di comprendere che spesso i "dati" sono a loro volta "interpretazione". 

Non è un caso che la destra cattolica di allora abbia odiato Balthasar fino a desiderargli la morte. Tra le tante cose sentite girava anche la storiella che la sua morte, tre giorni prima di ricevere il berretto cardinalizio, sarebbe stata una punizione divina perché Dio non avrebbe mai permesso che un cardinale pensi che l'inferno sia vuoto. In vero Balthasar questo non lo ha mai affermato, anche se ha offerto aiuto ai suoi critici di trovare legna per il suo rogo nella sua opera, in modo particolare nella sua trilogia - loro avevano letto solo le sue piccole opere. Nel frattempo Dio ha cambiato idea ed ha permesso addirittura ad un gesuita eretico  di diventare Papa, mentre avrebbe potuto fulminarlo quando si è inchinato, nella prima ora del suo pontificato, per chiedere la benedizione del "santo popolo fedele di Dio". 

Ieri sono stato accusato da una persona di questa destra di "trasudare un razzismo sociale incomprensibile". Cosa ho fatto per meritarmi una tale critica? Ho sostenuto che il movimento politico populista, guidato attualmente da persone come Trump, Kurz, Söder, Seehofer, Salvini, Orban e ideato, in modo pubblico da Steve Bannon, è una forma di "egoismo collettivo". Questa è la definizione del nazionalismo di Rousseau. Ovviamente si pone la domanda se non vi sia una commistione, in paesi cattolici, tra "il santo popolo fedele di Dio" e questa massa di egoisti collettivi. 

Come non è possibile identificare precisamente le civitates di Agostino con una forma terrena, non è possibile neppure identificare precisamente chi sia chi e con grande probabilità - sapendo che io stesso sono peccatore - abbiamo a che fare sempre con una forma "permixta". Anche una massa di peccatori sa pensare ed agire a volte come "santo popolo fedele di Dio". Non si può dire che questo esista solo in America Latina. 

Certo che l'Europa fa vedere il suo volto secolarizzato forse in modo più intenso che in America Latina, ma a scambio di equivoci bisognerà dire che il "santo popolo fedele di Dio" esiste anche da noi. Nella regione dove abito (Sassonia Anhalt) è una minoranza, ma esiste anche qui.  

I politici e teorici del populismo riducono l'uomo stesso al suo egoismo. Ciò non significa che l'uomo sia totaliter egoista. Questo non è mai vero e bisognerà distinguere, come ha sempre fatto la tradizione cattolica, tra peccato e peccatore. Denunciare forme di egoismo collettivo non significa pensare che gli uomini siano totaliter corrotti. Questo tipo di riduzione (la natura totaliter corrupta) sarebbe davvero una forma di "razzismo sociale". 

C'è un fantasma in giro per il mondo! il fantasma della "purezza" (in forza della quale sia giustifica il proprio egoismo), cioè di uomini che si credono puri e che lanciano pietre contro tutti, anche contro il Santo Padre che dice di essere un peccatore (cfr. prima intervista a Padre Antonio Spadaro SJ). Ma se non lo dicesse, se no lo confessassimo, dichiareremmo Dio come un bugiardo, spiega san Giovanni.  Io non sono puro anche se con le tre Ave Maria serali (tradizione ignaziana) cerco di mantenere, come posso, contatto con chi è realmente pura, la ragazza di Nazareth, la Regina del cielo che ci ha mandato questo papa per ricordarci che Dio è Padre e non Padrone e che anche il suo modo di punire le colpe non contraddice mai la sua natura prima ed ultima: quella di essere Amore gratis! 

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