domenica 3 giugno 2018

Una parola chiara sulla chiesa e il potere - per una rinuncia del potere

Lipsia. Leggendo la "saga di Terramare" di Ursula K. Le Guin mi sono confrontato a lungo con il tema della rinuncia al Potere. La storia è semplice: la somma sacerdotessa Tenar e l'arcimago Ged rinunciano nel corso dei cinque volumi della saga al loro potere (c'é anche un sesto volume di piccole storie che non ho ancora letto). Le Guin si muove in un dialogo interiore molto intenso con Tolkien senza esserne l'epigono. 

Le Guin scrive come solo una donna è capace a scrivere e già per questo non è l'epigono di Tolkien. 
Il "fabula docet" è anche semplice da raccontare: come in Tolkien si tratta anche nella Le Guin della rinuncia del potere, per "custodire la casa". Tenar e Ged non vogliono il potere, ma custodire la casa, in un mondo in cui non vi è più casa. In tensione su questa parte del messaggio vi è l'altra dimensione, quella incarnata da Tehanu, la loro figlia spirituale, drago: "il disinteressamento  per la terra". Tra questi due poli in tensione si muove il grande tema della "vita eterna" come produzione magica che distrugge l'equilibro del mondo (parlare seriamente di questo tema supera l'intenzione di questo post). 

Mentre leggevo questa saga in Italia si compiva un passaggio di potere - sembra che il 75% della popolazione ital iana sostanga questo passaggio di potere (dato dell'Istituto Piepoli - che entusiasma anche molti cattolici. Salvini stesso come ministro dell'interno si da - quando non parla in piazza - più conciliante, ma è chiaro che la Chiesa che interessa a lui, non è quella che interessa a me. 

Non è che Papa Francesco sia una novità assoluta nei confronti dei suoi successori, ma ha un suo carisma speciale, quello di mettere in moto un veritiero discernimento degli spiriti. Così scopro che tante persone che apprezzavo nel passato in vero rappresentavano una Chiesa del Potere che logora chi non c'é l'ha, come si espresse Andreotti con le Brigate Rosse. In fondo scopro che il Vangelo per quasi nessuno è il criterio ultimo del proprio agire. Aver famigliarità con Gesù non è possibile senza avere famigliarità con il Vangelo. 

L'entusiasmo per il nuovo potere in Italia - diversa da una sobria accettazione del fatto che è per l'appunto il nuovo potere voluto dalla maggioranza degli italiani - è talmente in contrasto con ciò che sento che mi spinge a scrivere queste righe. Dall'Odissea a Tolkien /Le Guin c'é un filo rosso che si potrebbe davvero riassumere con le parole di una giovane professoressa romana, Giulia Brunelli, come "nostalgia della famiglia" o con il "custodire la casa" di cui parlavo. Non una custodia identitaria contro gli altri ma nel nome di un reale custodia della casa in tensione con quel "disinteressamento per la terra" con cui sarà bene affrontare la morte. 

C'è una stupidità ultima come "giudizio immediato", come non "considerazione di tutti i fattori" (Don Giussani riassunto dal mio amico Bruno Brunelli) che crede che si possa usare l'anello del potere per risolvere i problemi, mentre questo non può che essere distrutto, per davvero custodire la casa e per aver al momento opportuno quel desiderio del vento e del fuoco che è disinteressamento per questa terra. 

Il giudizio stupido o imbecille cerca sempre un capro espiatorio che varia dal comunismo, ai massoni alla Germania e sostituisce l'unico avvenimento che è degno di essere chiamato un fatto - Cristo -  con tanti fatti che sono solo interpretazioni del reale e che non diventato fatti solo perché nella rete li ripetono in tanti. Hannah Arendt conosceva bene il problema dei fatti interpretati dagli esperti di turno che il non esperto può solamente, dopo aver ascoltato entrambi, giudicare con la propria intuizione. È una forma della stupidità scambiare interpretazioni per fatti.  

Mi si lasci dire una parola sulla Germania in cui vivo da 28 anni e che pochi conoscono così bene come me. Il problema non è per nulla che la Merkel agisca come una nazista, anzi è una grande statista che nella crisi siriana ha fatto ciò che è prima facie del tutto contrario ai propri interessi e cioè accolto una valanga di siriani, perché al momento non era possibile, se si vuole essere umani, fare altro. Ha cercato insomma di custodire la casa. Figlia di un pastore luterano dell'est della Germania Merkel non ha nulla di ciò che certi ambiti cattolici intendono con la parola "protestante". Un mio amico, pastore luterano dell'est, mi ha detto una volta, che lui non si sente protestante, ma per l'appunto un luterano evangelico. Quasi tutti gli interventi che sento sul protestantesimo, anche da parte di vescovi italiani, non sono solo ridicoli, ma di un'ignoranza spaventosa. 

Nel dibattito politico europeo si può ovviamente dissertare sul ruolo della banca tedesca, su quella europea, etc. ma se non si vuole fare la figura dell'imbecille si dovrà essere molto cauti nei giudizi. 

Il cristiano autentico lo può (essere cauto) perché non ha fatti da difendere. L'unico fatto che sia per lui importante è quello di Cristo, che non ha mai difeso la propria divinità come un tesoro identitario da non perdere come  non si perde un tesoro geloso, ma ha assunto la forma del servo. 

Con questa "forma di servizio" e di "rinuncia del potere" giudico tutto, anche il nuovo governo, anche la doppia strategia di Salvini (ufficio e piazza) ed anche i suoi rapporti con uomini di Chiesa. 

Sono ancora stanco del  viaggio e chiedo scusa per la non ordinata presentazione dei miei pensieri. 

Cristo è la figura ultima del cristianesimo e lo è nella rinuncia del suo Potere! 


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