sabato 9 giugno 2018

Sul suicidio del mondo cattolico - critica del buonismo versus bonitas come fuoco ultimo del dono dell'essere

Lipsia. Apro la mattina Facebook e mi appare questa frase che rivela solo la crisi profonda del mondo cattolico (non parlo di Chiesa, perché questo è un tema troppo complesso da affrontare in un blog, anche nel mio che è del tutto sui generis): 

"Sono stupefatto di vedere che il buonismo di sinistra si limita all’accoglienza ma non si pone mai il problema delle cause. Perché ci sono oggi tanti migranti? Perché siriani e libici che fino all’intervento dell’Occidente godevano di un tenore di vita elevato, sono oggi profughi in terra straniera?"

Questa frase ovviamente non si pone neppure il "problema delle cause"non si pone neppure il problema di cosa sia una "causa". Nessuno lo pretende da un post di Facebook, solo un po' meno di arroganza nel giudizio sugli altri. Tanto più che la sinistra criticata con il suo "buonismo" è molto più vicina al mistero del dono dell'essere che il mondo cattolico "trumpiano".

C'è un aspetto della filosofia dell'essere come dono di Ferdinand Ulrich, filosofia che ho tentato in tantissimi post (frammenti) di presentare al pubblico italiano, che mi ha sempre colpito e che non è facile da spiegare. Egli parla del mistero del non essere causato dell'essere. E non dell'essere di Dio, ma dell'essere finito donato da Dio. Questo sembra contraddire l'idea di creazione. Il creare non è però "causare".

La bonitas del dono dell'essere è un mistero ultimo di gratuità che non si lascia spiegare con le categorie dell'homo faber e del causare. Il dono dell'essere è similitudo divinae bonitatis. Della bontà divina del Padre "che fa sorgere il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni" e che noi dobbiamo seguire dice il Vangelo di Matteo: "Siate dunque perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste". Si tratta della perfezione dell'Amore gratis.

Dio Padre non causa il Figlio ma lo genera e di questo Figlio generato dice Giovanni: "tutto è stato fatto per mezzo di lui e senza di lui non è stato fatto di tutto ciò che esiste" (πάντα δι’ αὐτοῦ ἐγένετο, καὶ χωρὶς αὐτοῦ ἐγένετο οὐδὲ ἕν. ὃ γέγονεν). Quello che la bibbia di Gerusalemme nella versione italiana traduce con "fatto" è in greco: "ἐγένετο". Nel verso quattordici del prologo quando Giovanni dice che il Verbo si è fatto carne appare di nuovo questo verbo: Καὶ ὁ λόγος σὰρξ ἐγένετο. Vi è quindi un'identità tra queste due azioni. Il mistero del dono dell'essere può essere compreso ovviamente non in un sistema di identità (Hegel) e neppure di "totale alterità" (Karl Barth), ma di analogia (Erich Przywara), che è più differenza che similitudine. Ma nel cuore del dono dell'essere vi è un mistero ultimo di gratuità (bonitas) che non è spiegabile con la categoria del causare. Come il Figlio non è stato causato e non è stata causato il suo essere diventato carne (σὰρξ ), così non è stato causato il dono dell'essere stesso. Questo è gratuita ultima. Per questo motivo la domanda riguarda le cause di qualcosa non è la dimensione ultima del dono dell'essere anche quello concreto della nostra esistenza storica. Un mondo cattolico che non sia più capace di testimoniare questo non può che suicidarsi e diventare così un tassello du quel mondiale progetto identitario (1) di cui parla il ministro della famiglia Fontana e che non ha nulla, assolutamente nulla in comune con l'idea di gratuità dell'amore o per usare il linguaggio di Tommaso della bonitas, che è il mistero ultimo dell'essere stesso. 

I cristianisti vendono il mondo cattolico per un progetto che non ha nulla a che fare con la Catholica. Questo vale sia per il tema dei migranti, sia per il tema della famiglia. Ieri in un post ho accennato a questo problema e rinvio ad esso. Aggiungo solo questo aspetto. È innegabile che nella teologia di Hans Urs von Balthasar vi sia una certa "priorità dell'uomo sulla donna", la stessa che è testimoniata nel secondo racconto della creazione (cfr. Genesi 2, 4b e seguenti) Questa priorità non ha nulla a che fare con il "causare". Quando Dio crea la donna, l'uomo dorme e non causa un bel nulla. La priorità è una priorità di donazione di un mistero che non è dell'uomo. Quando io ho donato il mio seme a mia moglie, che tra l'altro non lo ha ricevuto in "passività", non sapevo nulla del mistero dei miei due figli. Le traduzioni giornalistiche di questi misteri con formule sociologiche riduttive che fanno pensare ad una dipendenza della donna dall'uomo non ha nulla a che fare con il mistero di Dio che è amore gratuito:

"Dio creò l'uomo a sua immagine, a immagine di Dio lo creo; maschio e femmina li creò" in assoluta "Wesensgleichheit" (uguaglianza di natura). 

Con decisione il Santo Padre Francesco ha lottato e lotta contro quelle lobbies che distruggono e vogliono distruggere questa dimensione femminile e maschile della "creare", ma già della prima ora nel giudizio sugli omosessuali, non sulle lobbies che li usano, ha posto la domanda: "chi sono io per giudicare?" Qualora l'omosessualità fosse anche un "difetto" (Robert Spaemann) - parlare di peccato è omofobo - chi ha l'autorità di giudicare questo difetto, tanto più che vi sono concreti amori omosessuali che rispecchiano in modo molto più generoso che tanti amori eterosessuali il mistero dell'amore gratuito? 

Credo che la Chiesa stessa (non solo il mondo cattolico) che ha visto il dilagare in essa della perversione della pedofilia e che sa come tante famiglie "naturali" sono luoghi di delusione e mancanza di libertà dovrebbe essere molto più umile nel giudicare il buonismo presunto degli altri. 

Vi è solo una via per evitare il totale suicidio del mondo cattolico: ritornare nel cuore immacolato della Chiesa che è Maria, madre di tutti proprio perché ha saputo conversare in esso (il suo cuore immacolato di cui oggi è la memoria) anche ciò che non comprendeva: 

"Al vederlo (Giuseppe e Maria vedono Cristo dodicenne nel tempio) restarono stupiti e sua madre gli disse: «Figlio, perché ci hai fatto così? Ecco, tuo padre e io, angosciati, ti cercavamo». 
Ed egli rispose: «Perché mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». 
Ma essi non compresero le sue parole. 
Partì dunque con loro e tornò a Nazaret e stava loro sottomesso. Sua madre serbava tutte queste cose nel suo cuore".


Nessuno può comprendere il mistero dell'amore gratuito che ci dona oggi quei migranti di cui parla il post iniziale. È chiaro che vi sono una serie di considerazioni da fare anche a livello di ministero dell'interno, di gestione delle guerre, etc. ma tutto ciò non toglie il fatto che non una gnosi delle cause, ma il mistero dell'amore gratuito può salvare ed ha salvato il mondo (anche quello cattolico). 

Roberto, un piccolo amico di Gesù 

(1) Sul mondiale progetto identitario bisognerebbe ovviamente distinguere ancora più precisamente. Per esempio il giornale del liberalismo tedesco (cfr. FAZ 9.6.18) ammira la coerenza di Sebastian Kurz nella sua lotta contro gli Imam sorretti dalla Turchia e l'editorialista Jasper von Altenbockum rammarica solo il fatto che si debba aspettare un governo conservatore di destra per fare ciò che sarebbe ovvio (insomma la cancelliera Merkel viene attaccata di non fare nulla e di contribuire ai problemi causati dal terrorismo, l'ultimo dei quali è l' uccisione della quattordicenne Susanna F.). Il secondo editoriale, die Daniel Deckers, attacca frontalmente il Santo Padre - Francesco a differenza di quanto pensa il grande regista tedesco Wim Wenders, che gli ha dedicato un film che sta uscendo in Germania,  sarebbe un caotico populista autoritario come Trump (esempi: caos nel giudizio degli scandali in Cile, prima difende i vescovi e poi li attaccherebbe; caos nel rapporto con i vescovi tedeschi: un passo avanti e tre indietro sull'ecumene; caos nel concedere le interviste a Scalfari che poi lo costringerebbe a dire che esiste l'inferno: insomma il pontefice non contribuirebbe a risolvere il problema dell'autorità nella Chiesa, ma sarebbe parte del problema). La Faz sostiene una linea dura europea versus la Russia per cui la notizia che Trump vuole di nuovo un G8 con la Russia viene interpretata negativamente. Il nuovo premier italiano è solo un vassallo di Trump. Etc. La posizione che ho spiegato filosoficamente su questo post sarebbe ingenua ed in fatti anche Erdogan usa argomenti che piacciono ai "buonisti" come me. 

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