giovedì 15 febbraio 2018

Come servire ed amare nostro Signore Gesù Cristo? - in dialogo con il beato Petrus Faber (pensieri per la quaresima)

Come servire ed amare nostro Signore Gesù Cristo? - in dialogo con il beato Petrus Faber

Il beato ignaziano ci ricorda alcuni "presupposti per servire Gesù. 

1. Competenza e volontà in questo servizio. Ma aggiunge immediatamente che dobbiamo chiedere alle tre persone divine di regalarci questa competenza e volontà. Certo c'è anche il nostro "lavoro", ma si tratta di un dono del Dio trinitario. 

2. Il secondo presupposto è l'umiltà, che è l'unico atteggiamento che fa si che a Dio piaccia il nostro servizio. In un mondo di "maschi" che credono che senza la  loro prestazione non vi sia "successo" (che è comunque non è uno dei nomi di Dio) e bene ricordarsi di questa virtù cristiana. Possiamo anche essere combattivi, ma non dobbiamo mai perdere questa virtù. È la virtù che Petrus Faber chiede per l'intercessione di Maria. 

3. Umiltà non significa che non dobbiamo avere anche fervore per il nostro compito, un fervore "oggettivo" che implica un essere adeguati al nostro compito di cristiani. Questo presupposto è chiesto per l'intercessione degli angeli. 

4. Decenza, appropriatezza e ordine sono anche un presupposto del lavoro cristiano. Questo vale anche per ciò che scriviamo in rete. Padre Faber richiede questa grazia ai patriarchi e ai profeti. Questo significa che profezia e ordine non sono due contraddittori, ma due poli antinomici che devono arricchirsi a vicenda. 

5. Essere disponibili a seguire il Signore dove ci vuole. La richiesta va agli apostoli. 

6. Essere attenti a tutte le parole del Signore. Chiede ai discepoli di Cristo che anche noi diventiamo "discepoli dell'ascolto".

7. Non dobbiamo offendere nessuno per non dare scandalo. Su questo punto chiedo io stesso di concentrarmi in modo particolare in questa quaresima in cui mi sono riproposto come sacrificio principale di non ammaestrare nessuno, di non voler aver ragione, ma di testimoniare la tenerezza di Dio. Molto raramente ho offeso qualcuno in rete e in coscienza mi è sembrato più un gesto d'amore che di un atto di offesa. La rete poi spesso esagera la pazienza possibile, comunque chiedo con padre Faber ai bambini innocenti uccisi da Erode di aiutarmi su questo punto. Ho pensato che anche la morte di tanti giovani in auto ha certamente a che fare con la loro imprudenza, ma l'Erode delle industrie automobilistiche dovrebbe farsi anche alcune domande e in genere noi adulti. Di fatto un giovane che muoia così giovane è sempre "innocente" in riferimento alla gravità della morte. 

8. Essere disponibili a morire per Cristo. Questa grazia viene chiesta ai santi martiri. 

9. Parlare sempre in modo grande del Dio sempre più grande! La richiesta va ai santi confessori. 

10. Evitare luoghi di ristoro e riposo che abbiano conseguenza la perdita della pace di Dio. Nel tempo di quaresima significa una particolare attenzione a ciò che si vede in rete e in televisione o a ciò che si legge (senza cadere in moralismi datati). Questa grazia viene domandata ai santi monaci e ai santi eremiti. 

11. Il nostro cuore deve essere puro. Questa grazia viene richiesta e lo faccio anch'io con il padre Faber (come ho fatto per tutte le altre grazie ai loro rispettivi santi o a Dio stesso) alle sante vergini. E possibile che la purezza nell'epoca trasparente e digitale sia altra, nelle forme concrete, di quella di 500 anni fa, ma deve essere una vera purezza. 

12. Fedeltà! Una delle virtù più grandi come spiega anche Galadriel a Frodo nel "Signore degli Anelli". Non c'è compagnia senza fedeltà. Questa grazia viene richiesta ai santi che hanno vissuto nel matrimonio. 

13. Non allontanarsi dal Signore e non cercare da altri consolazione anche se si deve vivere per un certo periodo di tempo lontano da lui (nella nostra società secolarizzata, questo accade spesso). Il ritorno a Lui (nella preghiera per esempio) non deve essere impedito dalla nostra permanenza altrove. 

14. Questi due ultimi punti mi sembrano molto simili: Non cercare consolazione da altri "Dei", Dio stesso ci da consolazione. La richiesta va alle sante vedove. Vi è un piacere che viene dal Signore, ma vi sono piaceri che sono in alternativi alla sua gioia. Questi devono essere evitati. 


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