sabato 24 febbraio 2018

Lo spirito del cinismo e gli avvenimenti di Goutha. Un mio articolo per il gruppo di Facebook, "I Contadini di Peguy"

Lo spirito del cinismo e gli avvenimenti di Goutha. 
Zeitz. Quello che abbiamo fatto conoscere ai lettori dei "Contadini", scritto da Riccardo Cristiano, giornalista italiano amico del padre gesuita Paolo Dall'Oglio, su la tragedia di Goutha, corrisponde a ciò che riporta la "Frankfurter Allgemeine Zeitung", il giornale di Francoforte del capitalismo tedesco, sul tema questa mattina. 
Detto con la forma di un twitter: "Sempre più feriti, sempre meno bende" - così cita Christoph Ehrhardt , il Dr. Abdul Kader Schami che vive ed opera nel quartiere periferico di Damasco e cerca di salvare il salvabile. Aggiunge: "Le persone stanno subendo ferite che non ho mai visto prima".
Da sei giorni dura l'offensiva del regime di Assad sostenuta dall'alleato russo. "Fuoco continuo con bombe aeree, granate e bombe a botte fuorilegge" (Ehrhardt).
Come nel caso della "liberazione" di Aleppo da parte delle truppe governative di Assad e dei russi vengono bombardati ospedali, in cui sono ricoverati anche bambini e anziani (fonte: Akram Touma, "il numero due nel dipartimento medico"). 
Una situazione terribile in cui manca tutto, in modo particolare medicine e cibo. Nel quartiere di Damasco si corre il rischio di morire letteralmente di fame. 
I gruppi di ribelli al regime purtroppo sono tra loro in contrasto e questo indebolisce totalmente la loro opera di resistenza (come, mutatis mutandis, non aiuta il contrasto nella sinistra italiana, se si vuole avere un chance di opporsi in modo efficace al centro destra). Forse il gruppo più stabile di opposizione sono "le brigate dei misericordiosi". Il contrasto è nato nella ripartizione del mercato nero del cibo, che ora è tra l'altro collassato.
Nella prima pagina la FAZ riporta che "il cancelliere Angela Merkel e il presidente francese Emmanuel Macron hanno chiesto al presidente russo Putin di aderire a una risoluzione delle Nazioni Unite che chiede un cessate il fuoco" per la regione dell'est Goutha. Il ministro degli esteri Sergej Lawrow, dice che ci si può pensare su, ma..."ma dove sono le garanzie che i ribelli si conformeranno al cessate il fuoco umanitario"?
Non bisogna dimenticare, per giudicare la frase del ministro degli esteri russo, le proporzioni: sarebbe come se io rispondessi ad un bambino che mi lancia una pietra con una bomba. 
Certo la FAZ non ha nessuna simpatia per i russi e per Putin, ma i giornalisti di questo giornale sono professionisti che forse non tengono l'equilibrio giusto nella critica (per esempio anche del ruolo degli USA in questa triste storia di sei anni di guerra) ma che non lavorano con fake news. 
Il giudizio della FAZ mi sembra però in questo caso - tendono conto che ovviamente si tratta di giornalismo e non diplomazia - impeccabile. Solo il cinismo di Assad e di Putin può far passare il massacro della popolazione civile come "retorica della catastrofe" (cfr. editoriale di Klaus- Dieter Frankenberger).
Una catastrofe che dura da quando nell'agosto del 2013 "caddero lì in diversi punti missili equipaggiati con il gas Sarin". 
La FAZ, come ogni persona che scriva su questi avvenimenti, è cosciente che le notizie, pur avendo una grande livello di probabilità, non possono essere dimostrate al cento per cento. 
Ma come diceva Cicerone speso non possiamo che accontentarci della probabilità, quando non si ha accesso diretto alla verità. 
(Chiedo scusa per le mie imprecisioni nella lunga italiana e di eventuali tedeschismi - qui nei Contadini non possiamo permetterci un lavoro di redazione della grammatica dei testi).

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