Le notizie che arrivano dalle diocesi di Caserta e Napoli (sacerdoti che pagano prostituti omosessuali) sono sconvolgenti e mettono in mostra un problema planetario.
Ci troviamo confrontati con una Chiesa che dall'Australia agli USA passando da noi ha un problema gigantesco con il sesso.
So che nelle diocesi tedesche ci sono tanti sacerdoti che hanno una vita sessuale nascosta. Tutto questo non aiuta nessuno.
Il cardinale di Napoli assume l'atteggiamento di altri vescovi nel mondo, per esempio in Cile, con cui si tenta di nascondere lo scandalo con l'argomento, in sé giusto, e cioè che tanti sacerdoti fanno un grande lavoro. Lo fanno anche alcuni sacerdoti che si innamorano.
Non sto parlando di superamento del celibato. Non è che lo sposalizio dei sacerdoti risolverebbe tutti i problemi. Anche nei pastori luterani vi è pedofilia e violenza in famiglia.
Questo è il misterium iniquitatis che attacca il cuore della Chiesa.
Che soluzione propongo? Credo che si dovrebbe essere trasparenti ed avere un reale atteggiamento di confessione.
È vero ci sono delle grandi figure di vergini, come per esempio don Giussani stesso, di cui si ricorda il tredicesimo anniversario della sua salita al cielo o il mio maestro Balthasar.
A., un carissimo amico, è una figura luminosa di verginità vissuta, ma dobbiamo accettare la critica che sulla sessualità abbiamo insegnato un fracco di "frignacce" (non so se si scrive così). In primo luogo quella di non aver capito che eros è una fonte del coraggio di vivere.
Il teologo Eugen Drewermann aveva scritto un libro in cui aveva fatto vedere lo stato di vita di tanti sacerdoti, purtroppo il suo atteggiamento antiromano, non ha aiutato la sua credibilità - ma i problemi toccati richiedono un'urgente correzione.
Una correzione che ha a che fare con la misericordia, ma quella vera che è fuoco!
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